Ribera DOP, l'arancia con l'ombelico

arancia ribera largeL' Arancia di Ribera DOP ha forma sferico-ellissoidale e si caratterizza per il colore della buccia arancio uniforme, che tende a diventare rossastro verso fine inverno. Dolce e privo di sentore amarognolo, ha una polpa estremamente morbida, di colore arancio uniforme, che si distingue per il tipico ombelico interno, più pronunciato nelle varietà Brasiliano e Washington Navel. La polpa inoltre ha una tessitura fine e soda e si presenta priva di semi. 

L'area di coltivazione
La zona di produzione dell'Arancia di Ribera DOP si sviluppa lungo i lati e i versanti dei fiumi Verdura, Magazzolo, Platani e Carboj e comprende le aree di 13 comuni della provincia di Agrigento e di un comune della provincia di Palermo, nella regione Sicilia. 

La coltivazione dell'arancia di Ribera DOP (Riberella) si estende nei territori di 14 comuni della provincia di Agrigento: Bivona, Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Cianciana, Lucca Sicula, Menfi, Montallegro, Ribera, Sciacca, Siculiana e Villafranca Sicula e della provincia di Palermo nel comune di Chiusa Sclafani.

Ribera è la città natale di Francesco Crispi ed è conosciuta anche come la Città delle Arance. Ha avuto il riconoscimento di Città Slow, entrando a far parte della rete internazionale delle città del buon vivere. La produzione di arance inizia nella prima decade di novembre con la varietà Navelina e prosegue, da dicembre fino a fine maggio, con la varietà Brasiliano e Washington Navel.

L'Arancia di Ribera DOP, dal gusto gradevolissimo, è a polpa bionda e senza semi. Contiene vitamina A, B1, B2, vitamina C, sali minerali e zuccheri. Possiede componenti nutrizionali ben equilibrati, di pronta assimilazione e di facile digeribilità.

Basta una sola arancia per soddisfare il fabbisogno quotidiano di vitamina C che è antiossidante e contribuisce al potenziamento del sistema immunitario. Può essere consumata allo stato fresco come frutta o spremuta.

Indicato l'impiego in cucina nella preparazione di aperitivi, digestivi, nei primi e secondi piatti. Ottime le insalate di arance, i dolci e i dessert. Va benissimo consumata anche la sera per la sua elevata digeribilità.

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Brasiliano e Washington Navel
Ambedue appartengono al gruppo delle arance bionde ombelicate, per il caratteristico ombelico (navel) nella estremità inferiore che la caratterizzano ed identificano in tutto il mondo come arancia di qualità ottima come frutta e spremuta.

I frutti, di forma sferica, colore arancio e pezzatura media grossa, hanno la polpa fine e soda, di straordinaria qualità e senza semi. Il contenuto in succo è intorno al 40%, con equilibrato rapporto tra zuccheri e acidi che ne caratterizzano l'ottima qualità organolettica.

Nell'areale di coltivazione Ribera, molto vocato, esprime i migliori risultati qualitativi e organolettici. Infatti, dall'analisi dei profili sensoriali, l'arancia di Ribera si caratterizza quindi fondamentalmente per:

una buona croccantezza e persistenza gustativa, con dissolvenza delle membrane delle vescicole che racchiudono il succo, che la rendono particolarmente indicata per il consumo come frutta fresca;
• l'elevata "dolcezza", l'assenza di amaro;
• un equilibrio nei sentori degli aromi e dei flavour (agrume, frutta esotica e vaniglia).Tali caratteristiche la rendono unica e ne caratterizzano la specificità, dovuta anche all'elevato rapporto solidi solubili/acidi.

Navelina
Anch'essa è una varietà bionda ombelicata, ma con ombelico meno pronunciato della Washington. Si differenzia sostanzialmente per la sua precocità che consente di anticipare la commercializzazione ai primi di novembre. Si adatta alla coltivazione nei diversi ambienti. I frutti, di forma sferica o obvoidi, hanno un colore arancio molto intenso e una pezzatura media grossa.

La polpa, senza semi, risulta con grana media e soda e più dolce del Washinton. Il contenuto in succo è intorno al 38%, con equilibrato rapporto tra zuccheri e acidi. Dall'analisi dei profili sensoriali, anche la Navelina di Ribera si caratterizza fondamentalmente per:

• una buona croccantezza e persistenza gustativa, con dissolvenza delle membrane delle vescicole che racchiudono il succo, che la rendono particolarmente indicata per il consumo come frutta fresca;
• una maggiore "dolcezza", l'assenza di amaro;
• un equilibrio nei sentori degli aromi e dei flavour (agrume, fragola e vaniglia).Tali caratteristiche la rendono unica e ne caratterizzano la specificità, dovuta anche all'elevato rapporto solidi solubili/acidi.

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Vaniglia Apireno di Ribera

È una cultivar bionda senza ombelico ed ha preso origine da una mutazione gemmaria della Vaniglia con seme, avvenuta nel territorio di Ribera e successivamente diffusasi nell'intero comprensorio con la denominazione di Vaniglia apireno di Ribera.

Si tratta dell'unica varietà di tipo vaniglia a bassissima acidità (acid-less 0,06 – 0,15%), apirena e con ridotto spessore dalle pellicole degli spicchi esistente al mondo. Il frutto può essere raccolto da dicembre a maggio. L'arancia Vaniglia apireno è prediletta e raccomandata a coloro che soffrono di disturbi gastrici e intestinali, essendo a modestissimo contenuto di acidi.

Il frutto di forma sferoidale è di pezzatura media. La buccia è di colore arancio chiaro, con superficie mediamente papillata, di spessore medio, facile da asportare. La polpa, senza semi, è di colore arancio chiaro, tenera, polposa e dolcissima, non acida, dal gusto delicato che ricorda la vaniglia. L'analisi dei profili sensoriali conferma la dominanza del flavour della vaniglia, una media croccantezza e persistenza gustativa.

Le qualità esclusive dell'"Arancia di Ribera" sono essenzialmente legate ai fattori ambientali: clima, terreno e acqua. Gli aranceti, infatti, sono presenti sia ai lati dei fiumi Verdura e Magazzolo che sui versanti dei medesimi, dove la natura dei terreni è costituita da un alto contenuto di argilla tale che il terreno si crepacci durante l'estate.

 

Questi suoli, che appartengono all'ordine dei Vertisuoli e degli Inceptsuoli, hanno una grande potenzialità agronomica. L'areale in cui viene coltivata l'Arancia di Ribera è una vera "oasi arancicola" totalmente distaccata dal contesto agrumicolo regionale.

La particolare conformazione del territorio, e soprattutto gli effetti della presenza del mare, determinano condizioni termiche e igrometriche, durante l'anno, che ben si sposano con le esigenze eco-fisiologiche dell'arancio. Assai raramente si verificano danni da calamità naturali (gelate, venti sciroccali) a carico della coltura.

Due importanti fattori legati all'ambiente di coltivazione sono rappresentati dall'ottima qualità delle acque di irrigazione, di composizione equilibrata, con bassa conducibilità e dall'assenza di inquinanti nell'aria e nel terreno. 

Il territorio agricolo di Ribera ha rappresentato per molti decenni il punto di riferimento più all'avanguardia dell'intero territorio regionale e in alcuni casi anche a livello nazionale per le capacità professionali delle maestranze, per le avanzate tecniche colturali messe a punto dai coltivatori, per la qualità delle produzioni ottenute, che continuano a riscuotere notevole successo.

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Storia

Nella vallata del fiume Verdura documenti storici dimostrano la coltivazione di eccellenti produzioni di "melarance", di arance vaniglia e di altri agrumi già a partire dagli inizi del 1800. Si descrive un territorio ricco e con acque dolcissime e prodotti che venivano trasportati a Palermo ed esportati fino in America. Altri documenti descrivono la presenza di arance ombelicate nel bacino del mediterraneo nello stesso periodo.

Le prime piante di Brasiliano giunsero a Ribera acquistate da alcuni agricoltori riberesi a Palermo intorno agli anni '30. La perfetta acclimatazione di questi aranci, l'abbondante produzione, l'eccellente qualità del frutto, spinsero gli agricoltori locali a propagare e impiantare il Brasiliano nei loro campi in sostituzione degli aranci più antichi. La coltura andò affermandosi a poco a poco ma con continuità, tanto che nel 1940 investiva già 100 ettari e circa 6.350 nel 2000. 

L'Arancia di Ribera trovò ben presto un centro di ideale diffusione lungo la vallata del fiume Verdura, grazie anche alla possibilità di attingere acqua per l'irrigazione. Ben presto la vallata si trasformò in un continuo aranceto.

L'ampliamento delle superfici coltivate ad arancio ebbe una forte accelerazione nell'ultimo quarto del secolo scorso, quando il Brasiliano di Ribera, già impostosi sui mercati in maniera distintiva, cominciò a diffondersi anche nei territori limitrofi a quelli classici.

Il principale attore di queste trasformazioni è stato sempre l'agricoltore, che ha saputo cogliere le caratteristiche e le condizioni ottimali dell'ambiente, acquisendo una capacità professionale unica, punto di riferimento per l'intero territorio regionale relativamente alla coltivazione degli agrumi e creando una ricchezza ed un paesaggio unici al mondo.

Consorzio di Tutela Arancia Ribera DOP
c/o Centro Direzionale per l'Agricoltura
Via Quasimodo
92016 - Ribera (AG)
0925 561511
www.araciadiriberadop.it

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