Ciliegia di Marostica IGP, il frutto della salute

Ciliegie masonslide

Marostica, in provincia di Vicenza, sorge ai piedi dell'Altopiano di Asiago. È nota in tutto il mondo per la partita a scacchi che si svolge ogni due anni (negli anni pari) con personaggi viventi nella piazza cittadina, nel secondo fine settimana di settembre.

È una tradizione avviata nel 1923 e che si vuole ispirata a un evento del 1454. Per questa storica manifestazione la cittadina vicentina viene anche soprannominata "la città degli scacchi".

Proprio da questa città prende il nome la Ciliegia di Marostica IGP, un frutto dalla forma tendenzialmente a cuore, con un calibro minimo di 20 mm e un colore che va dal rosso scuro al rosso fuoco/rosso scuro a seconda delle varietà. Ha una buccia e una polpa mediamente soda, succosa, dal gusto pieno, dolce e molto gradevole. È un frutto prezioso da un punto di vista nutritivo e salutistico.

È ottenuto dalle seguenti varietà precocissime Sandra e Francese; medio precoce Roana e il durone precoce Romana; tardive duracine: Milanese, Durone Rosso (Ferrovia simile) e Bella Italia, Sandra Tardiva; le varietà Van, Giorgia, Ferrovia, Durone Nero I, Durone Nero II, Mora di Cazzano, Ulster.

Ciliegie Mason 7

Territorio
La zona di produzione deve essere quasi esclusivamente in zone collinari dove i terreni sono fertili e ricchi di potassio, caratteristiche che nel frutto determinano il gusto squisito e la dolcezza mai stucchevole.

Una volta mature le ciliegie di Marostica igp vengono rigorosamente raccolte a mano, disponendole in contenitori con pareti rigide, e sottoposte a una prima cernita che elimini i frutti che non abbiano colorazione e maturazione uniforme. Inoltre, per essere vendute devono avere ancora il picciolo.

La produzione, infatti, deve avvenire nei comuni della provincia di Vicenza alla destra del fiume Brenta e in alcune aree del comune di Schiavon, poi nei comuni di Salcedo, Fara Vicentino, Breganze, Mason, Molvena, Pianezze, Marostica, Bassano del Grappa.

Caratteristiche
Esistono centinaia di varietà di ciliegie ma per comodità si possono suddividere in ciliegie tenerine, con polpa tenera e succosa e colori che vanno dal chiaro al nero passando per il rosso, e ciliegie duracine, altrimenti dette duroni, con polpa soda e compatta dal colore rosso scuro o nero con polpa rossa o rosso chiaro con polpa rosata o gialla.

ciliegio in fiorre marostica

Ma che siano tenerine o duracine le ciliegie sono il frutto di un albero, il prunus avium o ciliegio dolce, della famiglia delle rosacee, la stessa delle rose, che in primavera delizia lo sguardo con lo spettacolo della fioritura sui rami di mazzetti di fiori bianchi, dai quali poi, con la fecondazione attuata dalle api si possono cogliere le succose ciliegie che preannunciano l'arrivo dell'estate. Ha un calibro di almeno 20 millimetri.

Cenni storici
Ha un'origine lontana nel tempo e nello spazio. Nasce in Asia e già con i palafitticoli dei laghi svizzeri si hanno testimonianze della sua presenza. Attraverso Egitto e Grecia, dove il naturalista Teofrasto descrisse colture da tempo stabilizzate con varietà diverse.

Sarebbe giunta in Italia, nel secondo secolo a. C. grazie a Locullo. Il console romano, celebre per le vittoriose campagne contro Mitridate e per la raffinatezza dei suoi banchetti, prima di lasciare il porto di keracos avrebbe ordinato ai suoi legionari di portare a Roma questo sconosciuto frutto.

La sua sorte, che giunse sino al Reno e al Tamigi, si legò così tanto all'Impero Romano che nè seguì il declino per tornare poi in voga dopo il 1200. Ma la fortuna moderna fu opera del Re Sole che ne incoraggiò sia la coltivazione nelle ampie serre di Versailles sia il consumo a corte.

Fiori Bigar. Bio IGP 1

Fu oggetto di interesse di illustri latini come Varrone, che per primo ne illustrò dettagliatamente l'innesto, e Plinio, che in Naturalis Historia ne descrisse dieci varietà. Ma è con l'agronomo fiorentino Giovan Vettorino Soderini che si hanno notizie precise della sua coltivazione nel Trattato degli Arbori dove scrisse: “Le razze delle ciliegie buone a mangiare si restringono a due: tenere e dure”.

Definite da un anonimo cantore del passato "frutto del paradiso" la ciliegia, simbolo del piacere assoluto e di irresistibile tentazione, trova spazio non solo nelle tavole di nobili e contadini, ma compare anche in molti dipinti a partire dal 1500, come nelle stampe del Remondini o nelle ceramiche degli Antonibon.

Più recentemente, si ebbe la prima Sagra delle Ciliegie nel 1933 a Marostica, ma quella che tutti ricordano fu la V edizione che, organizzata dai dopolavoro provinciale e comunale, abbinò la valorizzazione del prodotto e il restauro del castello inferiore. Tanto era sentita questa manifestazione che vennero organizzati il 20 giugno 1937 treni speciali che permettessero ai dopolavoristi di potervi partecipare.

Proprietà
Il sapore e l'aspetto tentatore, a causa dei quali si sa bene che una ciliegia tira l'altra, sono la manifestazione di elementi di grande importanza per la salute e più in generale per il benessere psicofisico di ognuno di noi. Pur così piccola la ciliegia, infatti è ricca di sali minerali, come potassio, fosforo, calcio, magnesio, per citarne alcuni, di vitamine , A e C, di polifenoli e di zuccheri ben tollerati anche dai diabetici.

ciliegia di marostica igp

Tutti questi ingredienti concorrono a renderla una medicina naturale contro l'invecchiamento cutaneo, favorendo in aggiunta l'abbronzatura, contro il colesterolo cattivo e contro le malattie cardiocircolatorie.

Ancora più credito viene da una ricerca, pubblicata dal Journal of nutrition, che dimostra come le ciliegie aiutino a ridurre le infiammazioni delle articolazioni, contrastando così l'artrite reumatoide, e abbiano anche un'azione antidolorifica per la presenza di pigmenti della famiglia dei flavonoidi, conosciuti come antociani.

Si impiega nella preparazione di dolci, marmellate e bavaresi. Particolarmente indicate anche per la conservazione sotto grappa, cherry, o vino rosso. Più raro il loro impiego come ingredienti in cucina, anche se recentemente si stanno diffondendo alcune ricette che ne prevedono l'abbinamento con le carni. Tra queste, quelle di anatra e di manzo.

Consorzio di Tutela Ciliegia di Marostica IGP
c/o Comunità Montana dall'Astico al Brenta
Piazza Mazzini, n.18
36042 Breganze (VI)
Tel. +39 0445 87 36 07
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