Olio Terra d'Otranto DOP, il tesoro del Salento

 

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La Terra d'Otranto corrisponde alla parte estrema della Puglia, che forma il tallone d'Italia. È una regione storico-geografica dell'Italia meridionale, prima del Regno di Sicilia e poi del Regno di Napoli e, successivamente del Regno delle due Sicilie.

Divenuta parte del Regno d'Italia, fu definitivamente smembrata nel 1927. Oggi corrisponde all'intera provincia di Lecce con l'aggiunta di diversi comuni delle province di Taranto e Brindisi.

È in questa antica terra che si produce ancora oggi l'olio extravergine d'oliva Terra d'Otranto DOP, ottenuto dalle varietà di olivo Cellina di Nardò e Ogliarola Leccese.

Queste varietà devono essere presenti da sole o congiuntamente negli oliveti per almeno il 60%. Possono concorrere altre varietà presenti negli oliveti in misura non superiore al 40%.

olio terra otranto

Il colore è verde o giallo con leggeri riflessi verdi, l'odore è fruttato medio di oliva al giusto grado di maturazione con leggera sensazione di foglia.

Il sapore è fruttato medio con sensazione di oliva al giusto grado di maturazione. Media o leggera sensazione di piccante e di amaro a seconda dell'epoca di raccolta.

Inoltre, a seconda dell'epoca di raccolta e della prevalenza varietale, il fruttato si integra con le sensazioni di foglia di olivo, erba appena falciata, cardo/carciofo/cicoria per l'Ogliarola, oppure pomodoro/frutta di bosco per la Cellina.

Gastronomia
L'olio extravergine d'oliva Terra d'Otranto DOP ha un gusto intensamente aromatico che lo rende ottimo per condire primi piatti a base di pasta di grano duro, verdure bollite e legumi, oltre che su secondi piatti a base sia di carne che di pesce.

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Fasi di produzione
Gli ulivi devono essere coltivati con forme e sistemi di potatura tradizionali, con densità massima per ettaro di 400 piante.

La raccolta delle olive deve avvenire entro il 31 gennaio di ogni anno, direttamente dalla pianta. La produzione massima per ettaro non può superare i 120 quintali di olive per gli impianti intensivi e la resa non può essere superiore al 20%.

L'estrazione dell'olio deve avvenire in frantoi ubicati nel territorio denominato "Terra d'Otranto" e sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l'ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto. Le operazioni di molitura devono avvenire entro due giorni dalla raccolta delle olive.

Zona di produzione
Comprende i territori olivetati dell'intero territorio della provincia di Lecce, parte della provincia di Taranto (con esclusione dei comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Mottola, Massafra, Crispiano, Statte ).

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Vi rientra anche parte della porzione del comune di Taranto e alcuni comuni della provincia di Brindisi (Brindisi, Cellino San Marco, Erchie, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Sandonaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre S. Susanna).

Cenni storici
Le origini dell'olivicoltura nel territorio di produzione dell'olio extravergine di oliva Terra d'Otranto DOP sono lontanissime, ascrivibili già ad ottomila anni fa. L'attività oleicola ha attraversato i secoli, portata avanti da Messapi, Fenici, Greci e Romani.

Lo sviluppo del commercio di olio si deve invece ai monaci Basiliani che, nel Medioevo, introdussero anche alcune innovazioni alla coltivazione, innestando la varietà di oliva Saracena su quelle già esistenti.
Camillo Pisano

Consorzio Olio Extravergine
d'Oliva Terra d'Otranto
Piazza Mazzini, 56
73100 Lecce
Tel. 0832 244719
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