Marrone della Valle di Susa IGP

marroni400La denominazione Marrone della Valle di Susa IGP indica il frutto ottenuto da cinque ecotipi locali correntemente indicati con il nome del comune di provenienza: San Giorio di Susa, Meana di Susa, Sant'Antonino di Susa, Bruzolo e Villar Focchiardo.

Caratteristiche
Si caratterizza per il colore e la croccantezza della polpa, per il sapore dolce e profumato e per la pezzatura medio grossa: elementi che lo hanno reso un prodotto molto apprezzato sul mercato sia interno che estero.

Area di produzione
La zona della coltivazione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni in provincia di Torino: Almese, Avigliana, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiomonte, Chiusa San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Novalesa, Rubiana, Salbertrand, San Didero, San Giorio di Susa, Sant'Ambrogio di Torino, Sant'Antonino di Susa, Susa, Vaie, Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo.

La Val di Susa (Valsusa in piemontese, Val Susa in occitano, Vâl Susa in arpitano) è una valle alpina situata nella parte occidentale del Piemonte, ad ovest di Torino. Nell'alta valle vi è il punto più occidentale d'Italia (Vetta della Rocca Bernauda, nel territorio del comune di Bardonecchia.

La Valle, disposta in senso longitudinale, è percorsa dal fiume Dora Riparia. Il nome deriva dalla città di Susa, posta all'imbocco della Val Cenischia.

Cenni storici
Nella Valle di Susa la coltivazione dei castagneti da frutto ha inizio fin dal 1200, riscoprendo il castagno da allora in poi un ruolo fondamentale nell'economia locale perché la raccolta delle castagne garantiva un lavoro alquanto remunerativo e assicurava una fonte alimentare insostituibile.

castagno400Si hanno notizie precise della coltivazione dei castagneti da frutto nella Valle di Susa, ad esempio il "Castagneretum di Templeris", situato tra i comuni di Villarfocchiardo e San Giorio di Susa, appartenente all'ordine dei Templari, dove ancora oggi vi sono le più antiche ceppaie.

La sua coltura si diffuse grazie alla promozione fatta dalle istituzioni monastiche che costituirono estesi castagneti in tutta la Valle di Susa. Molti sono i documenti che attestano la storicità dei Marroni della Valle di Susa e dai quali si desume che ordinativi di tale prodotto da parte di note aziende italiane ed estere di trasformazione risalgono già alla fine dell'800.

Le caratteristiche tipiche del Marrone della Valle di Susa IGP sono legate alle particolari condizioni ambientali che fanno sì che i castagneti da frutto siano particolarmente vigorosi. Infatti la zona di produzione si caratterizza per la ricchezza in scheletro e sabbia dei suoli, per gli strati rocciosi e la pendenza che influenzano il bilancio idrico della Valle di Susa e per le condizioni climatiche con precipitazioni non molto elevate.

Gastronomia
Il Marrone della Valle di Susa IGP si conserva al meglio se mantenuto in ambiente fresco e non umido. È ottimo arrostito o bollito, ma può essere utilizzato come ingrediente in molte ricette, dagli antipasti fino ai dolci. Tra i dolci, sono sicuramente da menzionare i classici marrons glacés - per la cui preparazione il Marrone della Valle di Susa IGP risulta particolarmente adatto - ma molto apprezzata è anche la variante sotto grappa.

Il Marrone della Valle di Susa IGP è molto apprezzato per la particolare croccantezza della polpa, per la dolcezza e il profumo che lo rendono indiscutibilmente unico.

Associazione Produttori Marrone della Val Susa IGP
C/o Comunità Montana Bassa - Via Trattenero 15 - 10053
BUSSOLENO (TO)
Tel.: 0122 642800

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