Bianco e nero, scelta minimal

costume national2Dopo un'overdose di colori accesi, ci aspetta un inverno in bianco e nero. È un'austerity cromatica che però non è sinonimo di malinconia, ma piuttosto un minimalismo che rimanda a concetti come raffinatezza, purezza, persino castità.

In effetti una delle tendenze per questo autunno-inverno comprende abiti con un che di monacale, sia nei colori che nel taglio: accollati, lunghi fino ai piedi, con maniche lunghe, niente fronzoli o accessori estrosi. Le aziende della moda hanno mandato in passerella perfette combinazioni dei due colori, nella versione color block o in tessuti dalle grafiche particolari (Marni), primo fra tutti il pied de poule.

Da Valentino Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli si sono ispirati ai fiamminghi, facendo sfilare lunghi abiti in seta nera con colletto e polsini bianchi inamidati. Più estrema la gotica eleganza di una lunga tunica nera, come quella del giovane designer inglese Gareth Pugh o quella di Ann Demeulemeester.

Il minimal in bianco e nero domina anche da Costume National, dove Ennio Capasa dice d'essersi ispirato all'etnia Miao per vestire ''donne essenziali con lievi tocchi di eccentricità''. Ma che fare invece con il total white? Nessuna paura ad indossarlo anche d'inverno, magari interrotto da dettagli o strisce nere (Hermes, Alberta Ferretti).

Agli stilisti piace anche l'abbinamento che prevede gonna o pantalone nero su camicia o top bianco (Christian Dior, Balmain, Moschino). Anche da Victor&Rolf tutto si gioca soltanto sul bianco e nero, perché "insieme danno un senso di grafica purezza", come dice il duo creativo che ha puntato tutto su abiti mini con fiocchi, drappeggi e balze esagerate.

Ebbene, sembra che la moda abbia deciso di sottrarsi all'overdose di colori e all'esagerazione di mix cromatici per celebrare essenzialita' e rigore in segno di un'eleganza moderna. Rimasta nell'armadio negli ultimi anni e ora rispolverata in grande stile, si ritorna a celebrare la combinazione bianco/nero.

Un po' come è accaduto di recente nel mondo del cinema. Ne e' un simbolo il fenomeno cinematografico del film in bianco e nero The Artist, diretto nel 2011 dal francese Michel Hazanavicius: revival dell'era del cinema muto, sembrava aver qualcosa in meno delle grandi produzioni animate in 3D degli ultimi anni, invece si e' aggiudicato ben 5 statuette agli Oscar 2012. Ed era dal 1929 che non vinceva un film muto. Ovvero, si toglie il colore per aggiungere sostanza.

Share
comments

Moda