A Milano l'uomo va sul velluto e accende l'inverno di preziosità

 DolceGabbana580B

Tessuti ricercati, forme generose, voglia di giocare fra formale e informale, fra i codici del passato e l'eterno ritorno di soluzioni tattili e decorative tradizionali raccontate in modi nuovi per un edonismo gentile e mai arrogante, in fuga dall'imperante 'Trumpismo'.

Il sigillo impresso dall'ultima edizione di Milano Moda uomo al guardaroba maschile per l'inverno 2018-19 è la ricerca sui tessuti sempre più sontuosi ma anche funzionali per definire un'immagine come quella del menswear che soprattutto in questo momento storico appare la sintesi di istanze apparentemente inconciliabili come da una parte lo sportswear, terreno di innovazione continua e di contaminazione con i canoni femminili e dall'altra l'incrollabile solidità del formale, come segno di una nostalgia per la sartorialità e il bespoke old style che le nuove generazioni non vedono l'ora di riscoprire.

E così su questo sincretismo si sono snodate le sfilate e le presentazioni in calendario, dai big names fino agli emergenti che hanno animato l'ultima kermesse milanese di moda maschile, per un totale di 63 collezioni.

Proprio per dare spazio ai giovani e ai loro sogni ad occhi aperti la Camera Nazionale della Moda Italiana ha allestito a Milano un hub nel Padiglione Visconti di via Tortona 58 dedicato a 7 new talents.

Giorgio Armani Ermenegildo Zegna Couture580

Fra le novità della fashion week, articolata in tre giorni in tutto e aperta in grande stile nella nuova sede della Bocconi da Ermenegildo Zegna Couture disegnata da Alessandro Sartori per i nuovi gentlemen atletici e racé che si muovono fra indoor e outdoor, ha spiccato anche il brand di Shanghai BIUU.

Fondato a Parigi nel 2016 dallo stilista e imprenditore cinese Wu Hao, il marchio ha debuttato sulle passerelle di Milano Moda Uomo con una collezione dal sapore esotico con un retrogusto onirico. 

Un'atmosfera, quella surreale, che ha caratterizzato molte nuove collezioni maschili presentate negli ultimi giorni.

Secondo la maggior parte degli stilisti che hanno dato lustro a questa edizione di Milano Moda Uomo il tessuto must dell'inverno 2018 sarà il velluto, sinonimo di sfarzo ed eleganza d'antan, usato a profusione nel Rinascimento, quasi a voler evocare un clima fiabesco di opulenza e un desiderio di brillare.

ETRO580A

Perché, come ha giustamente sottolineato Giorgio Armani dopo l'ultima sfilata maschile della sua linea omonima, il velluto è un materiale versatile che cattura la luce ed emana un fulgore soprattutto di sera, per la gioia di chi sa alternare il nuovo classico al fattore scintillio o altrimenti detto 'wowness'.

Il designer piacentino ha dedicato al prezioso materiale non solo la collezione Giorgio Armani ma anche quella più sporty e giovane firmata Emporio Armani dove il velluto appare forgiato e disegnato da fantasie geometriche, decori e finissaggi sofisticati come il dévoré.

Al lusso del velluto in fantasie graffianti e in uno zibaldone di spunti e fogge fra maschile e femminile non ha saputo resistere neppure Donatella Versace che, traendo spunto dai suoi amici rapper che amano il comfort della collezione Home della maison della Medusa e in particolare accappatoi e tessuti morbidi, ha assemblato un guardaroba ricco e 'glunge' (fusione di glamour e grunge) che occhieggia agli anni'90 della griffe fra print zebrati, felpe con inserti di seta dei soffici cuscini e motivi baroccheggianti che abbelliscono persino i piumini, ovviamente in velluto.

Quanto a preziosismi e ricercatezze non hanno badato certo a spese Domenico Dolce e Stefano Gabbana che per la sfilata uomo dell'etichetta eponima Dolce&Gabbana presentata nel loro spazio al Metropol hanno allestito uno show faraonico e romantico come una ruota delle meraviglie che però non dà un senso di vertigine ma solo di positività ed energia pensato per i principi e angeli reincarnati nei Millennials, vestiti di velluto e raso, felpe ricamate, marsine gallonate in stile Congresso di Vienna, in un tripudio di putti e di motivi patchwork che sono un pò il filo conduttore della collezione.

FENDI PRADA580

Velluto ma in versione più country o preppy rispettivamente per i fan di N°21 disegnato da Alessandro Dell'Acqua e per quelli di MSGM affidata all'estro di Massimo Giorgetti.

Tessuti luminosi e pellicce preziose sdrammatizzate per un globetrotter di lusso hanno trionfato anche sulla passerella di Fendi dove per l'ultima collezione, oltre a borse in maglia di poliestere e capospalla solcati da righe, la stilista Silvia Venturini Fendi ha presentato gli esiti felici della collaborazione creativa con l'artista digitale Hey Reilly di cui la stilista della maison della doppia F condivide l'ironia.

Controcorrente come sempre e animata da una acuta sensibilità per saper cogliere l'essenza della modernità aldilà di un anodino citazionismo Miuccia Prada punta sul nylon minimalista di cui sta sviluppando una versione sostenibile.

Il materiale iconico della maison è stato interpretato attraverso accessori e capi d'abbigliamento in esclusiva per Prada da architetti e artisti come Rem Koolhaas, Ronan & Erwan Bouroullec, Herzog & de Meuron e Konstantin Grcic per l'ultima sfilata maschile ambientata per la prima volta in viale Ortles in un magazzino industriale poco lontano dalla Fondazione Prada.

BIUU DIESEL BLACK GOLD580A

Una nuova location in sintonia con la matrice utilitaristica e post-industriale tipica di Prada, che propone una carrellata di soluzioni creative originali, pensate in versione oversize per vestire il corpo con discrezione accanto a una reiterazione dei bermuda che sembrano essere l'alternativa maschile alla gonna delle creazioni femminili.

Un'ode al pragmatismo creativo e funzionale che è come un faro acceso in un'epoca di contraddizioni spesso insanabili, dalla moda al modo di vivere della gente.

Augusto De Angelis

Share
comments

Moda