A Milano Moda Uomo il futuro maschile è fusion

MARNI PRADA580
Per gli stilisti il mondo è un maxi flipper pieno di luci e colori sorvolato da droni e noi siamo come formiche impazzite alla ricerca dello stile perduto, fra sci-fi e sensibilità per una revisione progressista del classico.

Ibridazione, contaminazione, nuovo dresscode sembrano essere le password del lessico estetico della primavera-estate 2019 emerso dalle ultime sfilate maschili dedicate a un uomo che evita sempre di essere prevedibile nel segno del protagonismo di una libertà che coniuga heritage e innovazione continua.

Il guardaroba maschile è sempre più carico di 'errori consapevoli'. Maestra in questo gioco sottilmente ambiguo e dadaista fra tradizione e avanguardia è Miuccia Prada che presenta una collezione dove è centrale un nuovo concetto di eleganza spensierata e psichedelica con stampe coloratissime, cappelli da vacanza al Polo, cappottini e shorts alla "ricerca di una nuova visione dell'eleganza che sia giovane", per usare le parole della stilista sempre più antimoda.

VERSACE GIORGIO ARMANI580

Il lato umano degli atleti affiora nei look coloratissimi e anch'essi molto young di Marni dove Francesco Risso delinea una nuova estetica imperfetta.

Asimmetria, giovinezza, voglia di rompere le regole, di osare sono i connotati del maschio di Donatella Versace che porta il gessato in modo un po' ribelle, da iconoclasta del classico, perché nulla è mai come appare.

Patchwork grafici, accenti da skater, fluidi pigiami di seta e denim, fantasie floreali, pelle stampata effetto pitone compongono la panoplia di un uomo sempre più young e anticonvenzionale.

DolceGabbana

La novità è la stampa tabloid che riprende il lettering e la verbalizzazione sexy della maison della medusa.

Fendi manda in scena il dualismo e la contaminazione estrema. Silvia Venturini Fendi, stilista del menswear della griffe della doppia Effe si avvale della collaborazione di Nico Vascellari, guest artist di stagione che esplora il lato un po' dark e maledetto della maison creando un allestimento del set della sfilata molto magico e quasi alchemico.

Fendi vive di contraddizioni: Roma diventa Amor, Fendi diventa Fiend attraverso divertissement verbali eloquenti destinati ad attrarre i Millennials. 

ERMENEGILDO ZEGNA COUTURE FENDI580

Linee oblique, sovrapposizioni, quadrettati leggeri, grafismi eleganti definiscono l'anima di una collezione un pò per angeli e un pò per demoni.

Se Giorgio Armani si affida al doppiopetto e al gilet per enunciare il suo assioma stilistico, Wolf Totem, il brand del gruppo Fujian Septwolves Industrial affidato alla vena creativa di Colin Jiang, punta su un Tibet reinventato in chiave sperimentale e sci-fi con acuti rock, applicazioni di strass e borchie, uso del pvc trasparente all'insegna della leggerezza.

La favola messa in scena da Dolce & Gabbana al Metropol di Milano congloba in un unico show tutte le passioni della coppia creativa che con una sfilata molto romantica e quasi co-ed che schiera in pedana Naomi Campbell e Monica Bellucci, rinnova il repertorio vestimentario legato alla sicilianità in un'ottica di nucleo familiare pieno di colori, decori, broccati e altri tessuti molto pregiati ed elaborati tipici della maison.

DSQUARED2 ETRO580

Acuti di stile da Ermenegildo Zegna Couture disegnata da Alessandro Sartori e da Etro dove Kean Etro compone un bel saggio di quell'eleganza dégagé da escursione esotica in una crociera intorno al mondo.

Augusto De Angelis

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