Sulle passerelle di Milano la donna torna regina

Ermanno Scervino Laperla580

Era ora che la svolta tanto auspicata finalmente avvenisse: basta con il genderless, lunga vita alla donna vera.

Quella romantica, con i tacchi alti magari con cristalli e luci a led, anche un po' atletica ma anche estremamente amante dei decori e del coté bling dell'abito come suggerisce Peter Dundas, geniale ed eccentrico direttore creativo di Roberto Cavalli.

Sullo sfondo di un ritorno di un postmodernismo figlio del vintage sulle ultime passerelle femminili di Milano per l'estate 2017 si è tornati a vagheggiare una femminilità sensuale e botticelliana troppo a lungo mortificata dal genderless.

E se talvolta questa concezione della femminilità e della seduzione sospesa fra le muse di Hitchcock e i cigni di 'Truman Capote' può apparire leziosa è solo perché non siamo più assuefatti a vederla così trionfante.

ETRO MAXMARA580

La silhouette a sirena torna a modellare il corpo in omaggio a Dior e Alaïa oppure si apre a corolla sotto il vitino da vespa da bambola o fatina e le forme sono ben enfatizzate da giubbini, giacche dai tagli sartoriali e dalle spalle marcate, maniche a prosciutto e una cascata di rouches e volant.

Insomma una donna dedita al 'volantinaggio' nel senso modaiolo del termine, che predilige le boiserie di Versailles (come insegna Karl Lagerfeld da Fendi) e la riservatezza dei palazzi aviti e delle dimore patrizie alla asettica frenesia della vita rinchiusa negli uffici di un grattacielo e dei ritmi da working girl.

Perché quella che ha calcato la pedana nelle ultime settimane a Milano non è certo una spregiudicata donna d'affari avvolta in tailleur secchi e un po' castranti né in spolverini sproporzionati.

FAUSTO PUGLISI RICH580

Certo, l'energia della strada a volte non può fare a meno di farsi sentire e riaffiora in superficie: ne è convinto Alessandro Dell'Acqua da N° 21 che mixa rete e pizzo e gioca con le lunghezze.

Nell'insieme trionfa la portabilità e la commerciabilità, anche da Miuccia Prada che, stanca di citare sé stessa si apre fiduciosa al nuovo che avanza recuperando pezzi di un linguaggio contemporaneo, onesto, molto saggio e vero.

In passerella tradotto in moda ciò significa: chemisier stampati dai colori deliziosamente abbinati, pigiamini cinesi ornati di ramages dorati, scarpe a punta con il tacco molto basso, bellissime borse dalle forme tondeggianti e soprattutto piume ovunque a orlare gonne e pantaloni.

Forme lineari e fluide accompagnano questa musa inquieta alla ricerca di un suo spazio nel suo tempo.

VERSACE GENNY580

E' una donna che richiama le favole di Andersen e Perrault come da Gucci by Alessandro Michele, ma anche molto intellettuale dalla carnalità riflessiva come la ninfa egeria di Gabriele Colangelo e da Blumarine dove Anna Molinari rende omaggio al suo pollice verde, alla grazia dei fiori e a Tina Modotti.

E' una femminilità naturale, fatta di pochi dettagli quella che emoziona da Bottega Veneta che per i suoi 50 anni - e per celebrare il sodalizio con Tomas Maier, deus ex machina creativo della griffe di Kering da 15 anni- abbina il glamour rétro ma timeless di Lauren Hutton al nuovo charme di Gigi Hadid, entrambe avvolte in un trench tanto coprente quanto sensuale.

Sensualità è la parola chiave quando si parla di pizzo che Ermanno Scervino e La Perla manipolano magistralmente.

Il primo in particolare abbina gonne di pizzo plissé a giacche gallonate in colori tenui, quasi pallidi.

FENDI ROCCO BAROCCO580

Sfilano giacche borboniche da Dolce & Gabbana che fanno del folk tropical-latino la cifra di un'esuberanza voluttuosa che travolge qualsiasi energia negativa e proclama la sovranità della cultura mediterranea in tutte le sue manifestazioni più tipiche ed eclatanti.

Vanno forte le stampe etniche come da Maurizio Pecoraro e Antonio Marras che cita un'Africa in stile 'Hairspray' come quella descritta dall'obbiettivo poetico del maliano Malick Sidibé.

Per essere femmina la donna deve anzitutto far sentire la sua voce: non è uno statement femminista ma l'opinione di Donatella Versace che fa sfilare la Venere Nera Naomi Campbell fra gonne a pannelli rossi e bluette, laddove coulisse, tagli, drappeggi e brandelli di rete ricamata con cristalli su metallo rendono regale e moderna al tempo stesso la silhouette.

Quali allora i must per il guardaroba della prossima estate?

PRADA MARNI580

Un abito stampato magari con la gonna a taglio sbieco, un paio di zeppe gym-chic, un completo a righe (ma attenzione agli accostamenti cromatici), un tocco folk o vintage, una borsa coloratissima e preziosa come un totem di lusso con la tracolla ornata di fiori ricamati di cristalli, pizzi e broccati ma anche asimmetrie e giochi di lunghezze fra gonne e pantaloni.

Nel segno di una grande evasione da una realtà quotidiana non proprio confortante.

Augusto De Angelis

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