Milano Moda Uomo, sfila il Grande Freddo

Emporio Armani Menswear Versace Uomo580

Voglia di leggerezza, di protezione e di uno stile di vita rassicurante come antidoto ai momenti cupi che stiamo vivendo.

A Milano l'uomo visto sulle passerelle per l'autunno-inverno 2016-17 si fa garantista e razionale in superficie pur non rinnegando un'anima romantica e un po' tempestosa decadente, indole da artista sovversivo che però sa quel che fa.

Sarà un inverno polare ma sofisticato quello che ci attende fra un anno, e decreterà in primis l'eclisse del piumino a favore del cappotto sartoriale e del parka d'ordinanza.

Perché lo stile da eroico combattente non accenna a morire, anzi alza il tiro e diventa sempre più ricercato: infatti i giacconi, i bomber e i parka sono spesso doppiati di pelliccia come da Ermanno Scervino che ne celebra la rinata opulenza.

La silhouette è ben definita, le spalle sempre larghe per avere la vita più facile (e sottile in quanto sempre segnata da giacche e soprabiti sciancrati) in un mondo che è sempre più un Far West dove regna la legge del più forte.
brioni ermanno scervino580Il Western Spaghetti di Dolce & Gabbana e il Buffalo Bill di Antonio Marras confermano così lo spirito avventuroso e gagliardo di chi sa lottare ma anche giocare con i simboli dell'aggressività esorcizzando la volgarità della violenza.

Una colt ricamata sul petto di una giacca da atelier diventa gag laddove svuota il simbolo potenzialmente letale e distruttivo della sua carica negativa.

I politici sono il nemico per Vivienne Westwood: la divisa del classico va sdrammatizzata con tocchi eccentrici, pantaloni a sigaretta che valorizzano il fondoschiena come da Canali, e un'ode al grigio che da Emporio Armani a Brioni perde ogni grigiore acquistando per contro una luce tutta sua.

Grigio potrà anche essere anche sinonimo di formale o di seduzione ma non di minimalismo: se c'è qualcosa che il maschio del prossimo inverno non perderà è il gusto del colore urlato e del decoro vistoso da pavone.
bottega veneta prada580
Omaggio a David Bowie, scomparso pochi giorni fa, e tripudio di ricami da Costume National ma anche da Roberto Cavalli disegnato da Peter Dundas e da Richmond dove ora il direttore creativo è Saverio Moschillo.

Il coté bling e luccicante non è una prerogativa femminile: i generi si mescolano e quasi si fondono per creare una nuova identità a-gender ormai non più trasgressiva dato che l'androginia da tendenza estrema e borderline è diventata un mainstream.

Donatella Versace che legge il futuro nelle stelle e nelle costellazioni dei pianeti immagina cappotti ben tagliati glicine, cipria e azzurrini e osa giacchette aderentissime tagliate sopra l'ombelico coperto da dolcevita in prezioso cachemire.

L'eleganza che si definisce nelle immagini di moda per il prossimo inverno è prettamente grafica: tanti scacchi, quadrati, motivi spinati, pied de poule, spesso ingigantiti come nei cappotti e nelle giacche anni'80.
Fendi Pal Zileri580E siccome il mondo è globalizzato impossibile prescindere da uno zaino talmente voluminoso da contenere una casa ambulante da abbinare a scarpe da trekking, perché il clima è incontrollabile e la nuova finta austerità predica un look cocooning, come sottolinea Silvia Venturini Fendi.

Cappe, pigiami, sciarpone, trecce che si intersecano, scarpe pelose come pantofole, mocassini rock: anche se l'impianto del nuovo guardaroba in fondo è semplificato la panoplia è sempre ricchissima.

Grande ritorno del velluto, dei damascati e dei broccati ma soprattutto dei dettagli in pelliccia che siglano una brama di lusso delirante quanto understated. O tempora o mores.

Alberto De Angelis

Share
comments

Moda