Ogni pesce ha la sua birra

birra580

Avete mai pensato all'abbinamento pesce e birra? In Italia non è ancora molto diffuso, forse anche perché non è ancora del tutto sdoganata l'idea che la birra, bevanda popolare per eccellenza, si possa servire insieme a dentici, ostriche e scampi, dall'allure decisamente più nobile e sofisticato, senza incorrere in una caduta di stile.

In molti Paesi esiste già una lunga e prolifica tradizione in proposito: già nell'800, nei monasteri del Nord Europa, veniva prodotta dell'ottima birra artigianale che veniva poi servita, e viene servita tutt'oggi, insieme a cozze, salmone, ostriche, aringhe e sardine.

Un abbinamento ben riuscito dipende anche molto dal gusto personale: nella tradizione belga si cerca una continuità tra struttura dei piatti e corposità delle birre abbinate, mentre, nella cultura anglosassone la medesima scelta viene compiuta per ottenere un contrasto.

Ecco qui un vademecum proposto dal Gastronauta.

Tra le birre chiare a bassa fermentazione, dal gusto mediamente amaro, troviamo le birre Lager da abbinare con piatti dalle cotture delicate come la spigola bollita, l'orata al forno.

Oppure le Pils, leggermente più corpose, da servire assieme a un classico fritto misto di paranza. La birra Pale Ale, ad alta fermentazione e con un buona aromaticità, si presta ad accompagnare sauté di molluschi, calamari in guazzetto e polpo con le patate.

Le Bock doppiomalto, a gradazione elevata, sono bevande dense e corpose da servire con piatti dal gusto deciso come crostacei o pesci grassi alla brace, ma anche baccalà alla vicentina o fritto in pastella.

Troviamo poi le Gose, preparate con l'aggiunta di sale e spezie, che creano un inedito contrasto con preparazioni di pesce crudo. Infine, con pesci più grassi come trota e salmone si può servire una Weiss, rinfrescante e digestiva con un gusto piacevolmente asprigno.

Share
comments

Bere