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Ho sempre avuto una memoria visiva insuperabile per l'amata Milano. A distanza di decenni ricordavo perfettamente dov'era quel vecchio palazzo, o un locale tipico, un giardino o una statua. La rivedo ancora con le case che si riflettono nell'acqua dei Navigli e la rendono unica.

L'avvicendarsi di molteplici culture, stratificate e affiancate l'una all'altra, ha fatto di Milano uno dei luoghi più interessanti d'Italia. Siamo abituati a vederla come una città sempre indaffarata, costantemente attiva nel suo proporsi alla vita.

È la seconda più grande città italiana (con oltre 1.310.000 abitanti), una vera metropoli europea, e ha egregiamente rappresentato il nostro Paese nella sua storia, diventando dal dopoguerra la città delle opportunità, la capitale italiana dell'economia e delle finanza, il regno della Moda (quella con la M maiuscola) e del design italiano.

Con una varietà di settori che servono da traino per tutta l'economia nazionale, Milano è punto di riferimento per imprenditori, designer, artisti, fotografi, modelli e gente comune. In poche parole: Milano è il sogno americano d'Italia, un luogo da dove poter incominciare qualcosa di vero e concreto.

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Ogni quartiere ha giocato un proprio importante ruolo nello sviluppo e nella storia della città, dal centro storico fino a San Siro. L'intera area urbana è divisa in 20 zone, identificate numericamente e contraddistinte da un proprio nome.

A differenza di alcune altre grandi città storiche, Milano richiede un'esplorazione minuziosa per poter raggiungere alcuni dei suoi monumenti principali, a parte quelli visibili nel centro. Il Duomo è il più importante: un capolavoro in stile gotico fiorito.

A vederlo sembra quasi un enorme castello di sabbia, con le sue alte guglie in rame dorato in cima alle quali si stagliano ben 3.400 statue, tra cui la più alta è l'amata Madonnina (Madunina). All'interno, lo spazio a croce latina ne fa una delle chiese più grandi d'Europa (dopo San Pietro a Roma e la Cattedrale di Siviglia).

La chiesa di Sant'Ambrogio, spostata un po' più ad Ovest e dedicata al santo patrono della città, accoglie i fedeli sin dal IV secolo ed è una delle chiese più antiche in Italia. La si ammira per il lo stile romanico lombardo, ma anche per le opere d'arte che vi sono custodite, tra cui il Sacello di San Vittore in Ciel d'Oro. La cripta, sempre all'interno, custodisce i corpi di Sant'Ambrogio, San Gervaso e San Protaso.

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Il centro storico della città incorpora il famoso distretto della moda, celebre quanto quello di Parigi e di New York: via Monte Napoleone, via della Spiga, via Manzoni e via Sant'Andrea sono il simbolo del prêt-à-porter italiano ed internazionale, dove si trovano i negozi più esclusivi e i più grandi nomi del fashion mondiale; negozi di gioielli e caffetterie, sparse qua e là, completano il quartiere del lusso per eccellenza della città.

La vecchia Milano affascina ancora oggi con il suo elegante Palazzo Reale, che fu sede del governo e che oggi conosciamo come importante centro culturale. Il monumento ad Alessandro Manzoni e la sua casa-museo in via Morone 1 sono anch'essi da non perdere.

La Galleria Vittorio Emanuele II, in uno splendido stile architettonico del periodo della Belle Époque europea, in vetro e ferro battuto, è un altro simbolo dello shopping milanese, ritrovo d'obbligo per la pausa caffè con passeggiata da non perdere per chiunque visiti la città.

Il Castello Sforzesco è forse il monumento storico più importante, fiero rappresentante degli avvenimenti militari della città. Al suo interno si trovano interessanti percorsi culturali e artistici. E a proposito d'arte, Leonardo da Vinci ha lasciato la sua più importante impronta artistica proprio a Milano, nell'universalmente famosa Ultima Cena (dichiarato nel 1980 Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco) custodita all'interno della chiesa di Santa Maria delle Grazie (anch'essa inclusa nella lista Unesco).

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Altre opere di Leonardo sono custodite nel Museo Leonardo da Vinci per la Scienza e la Tecnologia e nello stesso Castello Sforzesco. Un altro celebre artista che lavorò a Milano fu il Bramante, venuto anch'egli alla corte di Ludovico il Moro per lasciare opere di grande architettura, da Santa Maria a San Satiro, a Santa Maria delle Grazie, e dipinti come il "Cristo alla Colonna", custodito nella Pinacoteca di Brera.

Il Teatro alla Scala, il tempio della musica, costruito per volere dell'imperatrice austriaca Maria Teresa, rappresenta l'amore della città per la musica, l'Opera e il teatro. Costruito da Giuseppe Piermarini nel periodo 1776-1778 è il più famoso teatro d'Italia e tra i più grandi e riconosciuti del mondo.

Sono molte le aree d'interesse artistico a Milano: in tutto il centro storico è tutto un susseguirsi di architetture neogotiche, barocche e Liberty (Art Nouveau), così come quelle del Dopoguerra, in puro stile di futuristico e razionalista italiano.

Importanti sono anche i centri accademici, in particolare con le università Cattolica, Statale, Bocconi e il Politecnico, così come le sedi giornalistiche e le case editrici o anche gli studi televisivi commerciali, che diventano anch'essi motivo di attrazione in una città che fa sempre parlare di sé.

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Subito a Nord rispetto al centro storico ci sono alcune strade molto popolari, come Corso Venezia, le sue vie intricate e i palazzi nobili, alcuni dei quali sono diventati importanti sedi di rappresentanza. Poco distanti, i Giardini di Porta Venezia formano un piccolo parco molto amato dai milanesi. Ancora più a Nord troviamo una delle vie più trafficate della città, Corso Buenos Aires, dall'aria cosmopolita e multietnica, uno spaccato reale della Milano odierna: è qui che troverete i migliori ristoranti etnici della città.

Corso Magenta porta direttamente al centro, pieno di negozi e antichi palazzi aristocratici muniti di grandi cortili interni. A Sudovest entriamo in una delle zone più di tendenza della città: i Navigli. Il quartiere è un mix di stili vecchi e nuovi, scelto da molti milanesi come luogo di residenza e divertimento.

Agli inizi del XX secolo la classe operaia si trasferì nella zona, mischiandosi alla classe più abbiente e creando nel tempo quello che oggi è considerato un quartiere un po' bohemien e un po' chic, pieno di pittori, architetti, musicisti e persino politici.

Un'area, oltretutto, ricca di locali e ristoranti alla moda, nata dall'edificazione dei canali artificiali costruiti a partire dal XII secolo (Naviglio Grande, Naviglio Pavese) allo scopo di rendere accessibile Milano dal Ticino. Da qui passava la merce che serviva allo sviluppo urbano e sociale della città, come il marmo rosa di Candoglia usato per la costruzione del Duomo e, in tempi più recenti, i rotoli di carta utilizzati dalle macchine da scrivere per la redazione del Corriere della Sera.

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In gran parte i canali sono stati coperti (purtroppo) durante la prima metà del secolo scorso, per problemi di igiene che oggi sarebbero risolti in altri modi. A Milano esistono anche altri canali, come la Martesana, il Redefossi e il Naviglio di Bereguardo. Quando si parla di "zona Navigli", però, si intende solo l'area compresa tra Naviglio Grande e Naviglio Pavese.

Non si può non riconoscere il grande pregio di una metropoli come Milano, la città italiana che guarda al mondo e al futuro. Un luogo difficile per alcuni, forse per quel suo essere troppo metropolitana e per quella sua mediterranea atipicità; ma Milano è più italiana di quanto si creda, lo si vede visitando, ad esempio, il bel quartiere di Brera, uno dei più emblematici, dove si possono trovare anche una miriade di musei e gallerie d'arte.

Come per tutte le città italiane, anche Milano vanta una sua tradizione culinaria. Il vero re della cucina milanese è il burro, usato nella maggior parte dei piatti, dal risotto, alla cotoletta alla milanese, fino al panettone. Per iniziare con i piatti della tradizione, il più conosciuto è sicuramente il risotto alla milanese, preparato con lo zafferano.

Quello tradizionale prevede l'uso del midollo di bue, ma attualmente non sono in molti a cucinarlo in questo modo. Un altro primo piatto tipicamente milanese è la "busecca" (da cui il soprannome di "busecconi"), ossia trippa cotta in umido con pomodoro e fagioli di Spagna.

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Tra i secondi, il più conosciuto e apprezzato è la cotoletta alla milanese, che secondo la tradizione è fatta con carne di vitello, alta almeno un dito e cotta nel burro, anche se oggi qualcuno la fa con l'olio. La "cassoeula" invece è un piatto molto ricco, fatto con verze, piccole salsicce e le parti "povere" del maiale come le cotenna, la testa, le costine e i piedini. Notevole e molto caratteristico è l'ossobuco di vitello in gremolada, spesso abbinato al risotto.

Passando invece ai dolci, hanno origine nel capoluogo lombardo il panettone e la colomba. I latticini sono invece tra i prodotti tipici della zona: stracchino, taleggio, quartirolo, mascarpone, grana padano e, ovviamente, il gorgonzola.

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