Nasce a Milano la Scuola permanente dell'Olio

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Presentata a Milano la Scuola permanente dell'olio, spazio didattico dove consumatori e semplici curiosi delle caratteristiche organolettiche dell'olio potranno approfondire le proprie conoscenze attraverso presentazioni e assaggi oltre ad approfondimenti su cultivar delle olive, metodi di produzione, tipologie e qualità presenti sul mercato, per una scelta sempre più consapevole.

Ospita la Scuola Osa – Olio Spazio Aperto (Alzaia Naviglio Grande 72, Milano), sede operativa dell'Associazione Nazionale delle Donne dell'Olio, che riunisce circa 100 fra produttrici, assaggiatrici, agronome, giornaliste, oleologhe, ricercatrici e consumatrici di tutt'Italia, il cui comune obiettivo è contribuire a promuovere la cultura e la conoscenza dell'olivicoltura e dell'olio.

"Noi delle Donne dell'Olio siamo contente perché oggi presentiamo la Scuola Permanente dell'Olio, un progetto a cui lavoriamo da anni e che crediamo possa essere un utile punto di riferimento per chi vuole saperne di più sull'olio di oliva. È giunto il momento di far uscire l'olio dalle bottiglie e raccontarlo e farlo conoscere.

E Milano ci è sembrata la sede ideale, non solo perché Milano è tradizionalmente aperta alle nuove iniziative, ma perché qui non ci sono né oliveti né frantoi. Abbiamo insomma voluto dedicare all'olio un luogo dove potesse far sentire la propria voce" ha detto Gabriella Stansfield, Presidente Associazione Nazionale Donne dell'olio, presentando l'iniziativa.

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Era presente anche Alissa Mattei, responsabile Osa e del progetto, che ha spiegato l'obiettivo della Scuola Permanente: "È arrivato il momento di raccontare con competenza l'olio, in modo vivo e divertente in primis ai consumatori, ma non solo, anche agli Chef , ai giornalisti e a chiunque voglia sapere di più dell'olio.

Vogliamo trasferire la nostra passione e la nostra conoscenza. Lo faremo con lezioni teoriche e assaggi cui seguirà una cena con vari abbinamenti con il cibo e si gusteranno anche le specialità del territorio da cui provengono gli oli delle Donne dell'Olio".

Ha aperto i lavori l'oleologo Luigi Caricato che ha plaudito all'iniziativa: "L'idea di aprire una Scuola permanente dell'olio, e sottolineo l'importanza dell'aggettivo permanente, è stata coltivata da lungo tempo ma mai realizzata. Oggi finalmente si porta a compimento perché coglie il bisogno di fare cultura dell'olio".

Offrono sostegno didattico alla Scuola due prestigiose organizzazioni di assaggiatori d'olio d'oliva, entrambe operanti sia in Italia che all'estero:

• l'ONAOO (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Olio di Oliva) e
• l'UMAO (Unione Mediterranea Assaggiatori Olio).
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I docenti delle due organizzazioni, per la prima volta insieme, metteranno al servizio degli allievi tutta la loro competenza e professionalità.

"La Scuola Permanente deve puntare sull'assaggio dell'olio,- ha detto Paola Fioravanti, Presidente dell'Umao - perché solo così si può riconoscere veramente l'olio di qualità, più che dall'analisi chimica. Solo con la bocca e il naso s'impara a conoscere l'olio e diventa facile distinguere e valorizzare le diversità fra i vari oli anche perché in Italia ci sono circa 500 varietà di olive".

Marcello Scoccia, Vice Presidente Onaoo, ha sottolineato l'importanza dell'unione fra diversi soggetti che hanno dato vita alla Scuola Permanente: "Questa collaborazione nasce perché c'è una condivisione di come vivere il mondo dell'olio.

In comune tutti abbiamo l'amore e la passione per l'olio che sono rimasti intatti negli anni e vorremmo trasmetterli nella nostra Scuola. Punteremo su una formazione base sull'olio per i consumatori ma anche per i ristoratori che hanno bisogno di conoscere meglio l'olio affinché possano valorizzare al meglio i loro piatti.

A completamento dell'offerta didattica, la Scuola si avvale anche del prezioso contributo dello chef Giuseppe Capano e del nutrizionista Giorgio Donegani.

Donegani, membro della Fondazione italiana per l'educazione alimentare, ha sottolineato come "noi passiamo da un periodo in cui nessuno diceva nulla del rapporto fra olio e salute al periodo attuale, in cui se ne parla fin troppo, ma in modo sbagliato.

È giunto il momento di parlarne in modo corretto ed equilibrato. La Scuola Permanente darà il suo contributo in questa direzione".

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