IL COMUNE DI ALESSANDRIA CELEBRA LA VITTORIOSA BATTAGLIA DI BONAPARTE A MARENGO

Riceviamo da Ufficio Stampa Free Trade e volentieri pubblichiamo.

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Rievocazione della storica e vittoriosa Battaglia di Bonaparte a Marengo nel suo 220° anno. Marengo è rimasto nel cuore di Napoleone e Alessandria è da molti considerata come la Capitale naturale dell'Italia Napoleonica. Il Comune di Alessandria celebra lo storico evento con una rievocazione immersiva della battaglia, tra la Villa napoleonica Delavo, sede del Marengo Museum, il suo Parco e i terreni che circondano il complesso – aperto al pubblico - con la partecipazione di veri ufficiali, cavalli e cavalieri. Il 12 e 13 giugno a Marengo, assisteremo alla battaglia dal vivo con un centinaio di rievocatori provenienti da diversi Paesi europei che si "scontreranno" indossando le uniformi dell'epoca e con tanto di maestosi cavalli e di cavalieri che sfileranno negli ampi luoghi aperti dello scontro. Con l'Armèe d' Italie (Stato Maggiore), la 59ème Demi Brigade d'Infant de Ligne di Marengo sul fronte francese, che ricostruisce un reggimento di fanteria sotto napoleone dall'epoca rivoluzionaria.

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I Granatieri austriaci 26° Reggimento Fanteria e il 1° Jaeger Vienna e ancora il Gruppo Storico Montichiari, i bersaglieri bresciani, 4ème Règiment d'Artillerie, si raduneranno in anticipo per allestire gli accampamenti e prepararsi, con dimostrazioni di addestramento alla battaglia. L'Associazione storico-culturale Amaltea riproporrà le ambientazioni dell'accampamento e dei civili al seguito dell'esercito. Fra fucili, tende da campo, cannoni, spade e cavalli si potrà rivivere l'atmosfera delle ore antecedenti la battaglia. La sera del 12 giugno a partire dalle 20,30 avrà luogo la rievocazione della "petite bataille" lo scontro che anticipò la battaglia del 14 giugno. Domenica 13 sarà dedicata alle commemorazioni ufficiali: alla colonna monumentale con l'Aquila di Marengo e successivamente gli onori al monumento di Napoleone Primo Console all'ossario dei caduti in battaglia e al Generale Desaix. Sempre il 13 giugno dalle ore 15,00 la Lectio Magistralis sulle Strategie Militari di Napoleone, a cura dello studioso napoleonico alessandrino prof. Giulio Massobrio.

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L'iniziativa avrà luogo nell'area antistante la Piramide d'ingresso al Marengo Museum. E naturalmente il Marengo Museum, proprio dedicato alla Battaglia, sarà aperto ai visitatori per scoprire i dettagli delle strategie della vittoria di Napoleone e i personaggi che passarono con lui alla storia. Il Museo sarà aperto sabato dalle ore 9,30 alle 22,00; domenica sarà aperto dalle ore 9,30 alle 19,00. Dall'Unione Giornalisti e Comunicatori, legate al periodo napoleonico sabato 12 giugno alle ore 18 nell'Auditorium Marengo, sarà presentato il volume "Gli assedi di Napoleone", un'opera specificatamente dedicata alla guerra d'assedio in Italia dal 1796 al 1814, realizzata dall'Associazione Napoleonica d'Italia, mentre domenica 13 giugno avrà luogo la celebrazione dei 220 anni della posa della colonna con l'Aquila di Marengo, con una ricostruzione delle vicende legate a questo importante simbolo della vittoria napoleonica.

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RISTORO: All'interno del Parco, saranno a disposizione specialità di ricette del posto per meglio accogliere in queste due giornate pubblico e rievocatori.

Domenica 20 giugno l'Azienda CulturAle Costruire Insieme del Comune di Alessandria proporrà l'iniziativa "Rivivere Marengo nel Bicentenario di Napoleone. Storia, cultura e spettacolo". Il Marengo Museum sarà aperto ai visitatori dalle ore 11 alle 20, per le visite guidate negli ambienti che ripropongono le diverse fasi cruciali della battaglia del 1800. Nel pomeriggio a partire dalle ore 16 l'attore Massimo Bagliani reciterà l'ode "Il cinque maggio" che Manzoni compose in soli tre giorni, appreso della morte di Napoleone. Ci sarà inoltre uno spettacolo equestre in costumi d'epoca napoleonica (uno dei figuranti rappresenterà il Generale Desaix caduto al termine della Battaglia di Marengo) con i cavallerizzi della Cascina Monticello di Asti e la presenza di figuranti dell'Atelier Principessa Valentina, per immergersi nell'epoca napoleonica. Il tutto nell'area antistante la Piramide che caratterizza l'ingresso del Museo. www.marengomuseum.it .

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Nel pomeriggio sarà presentato in anteprima nazionale il libro del prof. Paolo Palumbo intitolato "Fermi nel pericolo. Soldati Italiani e Napoletani nella campagna di Spagna 1808-1913". Il volume, sarà in vendita dal 14 giugno 2021, Edizioni il Maglio che inaugura una nuova collana proprio in occasione del Bicentenario di Napoleone, della storia militare dall'era antica a quella moderna. In particolare questo primo volume, racconta le vicissitudini dei soldati italiani che combatterono per Napoleone in una delle campagne più difficili e rischiose della storia delle imprese di bonaparte. Per l'occasione sarà presente l'autore Paolo Palumbo, storico militare, esperto dell'epoca napoleonica, responsabile dell'Associazione Souvenir Napoléonien. CulturAle Costruire Insieme ha siglato un protocollo d'intesa con l'associazione francese ed una delle iniziative realizzate in collaborazione e un video dove il Prof. Palumbo racconta nelle diverse ambientazioni, il Museo di Marengo e la storica Battaglia. Il video-documentario inedito sarà per la prima volta proposto al pubblico nel pomeriggio di domenica 20 giugno.

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Per partecipare all'iniziativa del 12 e 13 giugno è necessaria la prenotazione all'indirizzo e- mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. -entro le ore 14 di venerdì 11 giugno. Per informazioni è possibile anche contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Per partecipare all'iniziativa del 20 giugno è consigliata la prenotazione all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 14 di venerdì 18 giugno . Per informazioni è possibile anche contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Cosa vedere oggi nei luoghi preferiti di Napoleone

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Palazzo Ghilini la residenza preferita di Napoleone, è un edificio in stile barocco piemontese uno dei più monumentali del suo centro storico. Deve il proprio nome al suo committente, il marchese Tommaso Ottaviano Antonio Ghilini che lo fece edificare nel XVIII secolo. Il 14 maggio 1859 Napoleone giunge a palazzo Reale (Ghilini), dove qualche giorno prima il generale Canrobert aveva preso alloggio con lo Stato maggiore. Il Marengo Museum dove è possibile rivivere le suggestioni della celebre battaglia, con l'esposizione di opere d'arte, oggetti d'epoca, libri, documenti, mappe, uniformi, materiali multimediali e molto altro. Suggestivo e scenografico è l'ingresso al museo, costituito dalla Piramide. Nel 1805 Napoleone tornò ad Alessandria per rievocare la sua battaglia davanti al mondo. Il giorno prescelto fu, incredibilmente, il 5 maggio e si presentò davanti ad una folla di dignitari e generali con la stessa uniforme che indossava quel fatidico giorno del 14 giugno. Napoleone volle che nella piana di Marengo fosse eretta una grande piramide di pietra che, insieme al sacrificio del generale Desaix e dei suoi uomini, ricordasse eternamente la sua gloriosa vittoria.

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La sua costruzione iniziò subito ed erano quasi giunti alla fine dei lavori, ma tornarono gli austriaci e la distrussero. Il Comune di Alessandria costruì una nuova Piramide in ghisa nel 2009, che divenne il simbolo del Museo e della Alessandria Napoleonica. Oggetti originali esposti: il calamaio usato per firmare la resa austriaca dopo la battaglia di Marengo, la lettera con cui il Generale Berthier annunciava la vittoria di Marengo a Josephine; fra i materiali esposti importanti, i depositi provenienti da istituzioni culturali francesi, come il Musée de l'Armée di Parigi e le donazioni di collezionisti a partire dalla Società Napoleonica di Marengo. Di particolare interesse i venti quadri di Keith Rocco e Christa Hook, historic painters di grande fama; le stampe di Bagetti, armi provenienti dal campo di battaglia. Le uniformi originali, fucili, pistole, cannoni, i diorami realizzati ad hoc, i filmati, le musiche, i percorsi per i bambini, il parco e l'ossario della battaglia e nel cortile d'onore Villa Delavo, la statua di Napoleone Primo Console. www.marengomuseum.it.

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La Villa napoleonica Delavo, costruita nel 1847 per ricordare la vittoria di Napoleone e di proprietà della Provincia, è stata completamente ristrutturata e restaurata, riportando alla luce pregevoli dipinti e affreschi. La villa presenta molte decorazioni prospettiche esterne del Gabetta, e decorazioni interne di Paolo Maggi. Francesco Mensi vi realizzò il grande dipinto de l'"Apoteosi di Napoleone", di cui oggi è visibile il disegno preparatorio. Il ponte sul Bormida, riedificato in periodo napoleonico sopra il Ponte romanico costruito dai monaci benedettini nel XiV secolo. Qui vi passò l'esercito austriaco, prossimo allo scontro contro quello francese. Alla testa di ponte sorge il platano gigantesco che la tradizione vuole sia stato piantato nel 1800 da Napoleone per onorare i circa 2.000 soldati morti il giorno della battaglia e i 10.000 feriti di entrambi gli schieramenti. Esso ha oltre 200 anni è alto circa 40 metri; le sue fronde coprono un'area di circa 400 m² quando è primavera/estate. L'albero è di proprietà del Comune di Alessandria e protetto dalla Sopraintendenza locale.

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La Cittadella di Alessandria costituisce uno dei più grandiosi monumenti europei nell'àmbito della fortificazione permanente del XVIII secolo, uno dei pochi ancora esistenti e sicuramente uno dei meglio conservati in Europa. È l'unica fortezza di pianura costruita dai Savoia nel XVIII secolo ed è l'unica fortezza europea ancora oggi inserita nel suo contesto ambientale originario. Napoleone Bonaparte, dopo i trionfi della battaglia di Marengo e l'ascesa al trono imperiale di Francia, decise di ampliare e restaurare la fortezza e di circondare la città con nuove difese e otto nuove fortificazioni allo scopo di realizzare una grande base logistica destinata a supportare le operazioni dell'esercito francese schierato nel Nord Italia, lo sviluppo urbano era previsto nell'abitato di Marengo. Durante l'occupazione francese la posizione e l'efficacia delle moderne fortificazioni ha fatto della Cittadella una delle fortezze più spettacolari dell'impero e il più ricco arsenale di tutta Europa. La costruzione e lo stato di conservazione degli edifici napoleonici sono unici.

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Napoleone voleva fare della Cittadella la "porta orientale" della Francia. Altri percorsi napoleonici: Novi Ligure dove si combatté la battaglia napoleonica del 1799, Torre Garofoli a Tortona, comando di Napoleone Bonaparte il 14 giugno 1800, il Castello di Piovera, Monte Castello da cui si vede la piana di Marengo, rappresentato nelle stampe dell'epoca, Castellazzo Bormida, la Strada Rossa, cosiddetta per il sangue versato dalle opposte cavallerie il 14 giugno 1800. In Alessandria: il Museo civico, situato presso un'ala del Palazzo Cuttica di Cassine, ha le sale napoleoniche, la poltrona di Maria Luigia imperatrice, i corali di Pio V, i reperti archeologici, le ricche raccolte di quadri, stampe, fotografie. Le sale d'arte con la raccolta di Giovanni Migliara e gli affreschi del ciclo arturiano.

RICETTE:

Pollo alla marengo, il preferito di Napoleone

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Il pollo alla marengo è un ricco piatto tipico della cucina piemontese. Questa ricetta ebbe origine il 14 giugno del 1800 a Spinetta Marengo frazione di Alessandria. In questa giornata si tenne la battaglia tra le truppe austriache e quelle francesi comandate da Napoleone. Dopo la vittoria di questi ultimi, il cuoco delle truppe francesi Dunand, cucinò un piatto con gli ingredienti reperiti in loco dai contadini della zona. Nacque così il pollo alla marengo che Napoleone apprezzò al punto tale che divenne il piatto da consumare dopo ogni vittoria. Questa ricetta è molto ricca e nutriente, prevede una varietà tale di alimenti per cui può essere considerata più come un piatto unico piuttosto che come un secondo. Pare che la ricetta in origine non prevedesse i funghi, potete scegliere se usarli o meno, potete sostituire gli champignon con porcini freschi o secchi dopo averli ammollati. I gamberi di fiume di non facile reperibilità, possono essere sostituiti da scampi o gamberoni come nella ricetta che vi proponiamo. Per facilitare e velocizzare la ricetta fate tagliare il pollo in pezzi dal vostro macellaio di fiducia.

INGREDIENTI (per 4 persone):
Pollo 1
Funghi champignon 300 g
Pomodori maturi 600 ml
Vino bianco 600 g
Gamberi di fiume8
Uova 4
Pane 4
Farina Quanto basta
Aglio2 spicchi
Olio extravergine di oliva Quanto basta
Sale Quanto basta

PREPARAZIONE:

Tagliate il pollo in pezzi e infarinatelo su tutti i lati.
In una padella mettete a scaldare dell'olio extravergine d'oliva, fate rosolare due spicchi d'aglio interi.
Aggiungete il pollo e rosolatelo a fiamma viva.
Sfumate con 100 ml di vino bianco e fate evaporare.
Praticate un taglio a croce sui pomodori e fateli sbollentare due minuti in acqua bollente.
Scolateli e immergeteli in acqua fredda. Eliminate la pelle, tagliateli a metà ed eliminate i semi.
Tagliate la polpa a dadini e aggiungeteli al pollo. Mescolate bene, regolate di sale e cuocete 20 minuti girando il pollo a metà cottura.
Pulite i funghi e tagliateli a pezzi, aggiungeteli al pollo e cuocete altri 20 minuti.
Nel frattempo fate bollire il restante vino e cuocete 5 minuti i gamberi nel vino. Scolateli ed aggiungeteli al pollo, mescolate e terminate la cottura per 5 minuti.
Lavate il prezzemolo, eliminate i gambi, tritatelo finemente ed unitelo al pollo.
In una padella fate scaldare due cucchiai di olio e rompetevi un uovo, fatelo soffriggere qualche minuto, salatelo, cuocete in questo modo tutte le uova.
Nella stessa padella rosolate anche le fette di pane su entrambi i lati. Nei piatti di portata disponete il pollo con i gamberi ed un crostino di pane sul quale avrete adagiato un uovo fritto.
Servite subito.

Polenta alla Marengo

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INGREDIENTI:

Zucchero 200 gr
Mandorle 150 gr
Farina Gialla 120 gr
Uvetta Sultanina 50 gr
Fecola Di Patate 40 gr
Burro 100 gr
Uova 5

PREPARAZIONE:

Ammollare l'uvetta in acqua tiepida, tritare le mandorle con 50 gr di zucchero, separare i tuorli delle uova dagli albumi.
Lavorare i tuorli delle uova con il resto dello zucchero fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso; a questo incorporare poi nell'ordine il trito di mandorle e zucchero (metterne da parte una manciata che servirà per la decorazione), la farina e la fecola, l'uvetta ben strizzata.
Montare gli albumi a neve fermissima, quindi incorporare anche questi al composto mescolando delicatamente dall'alto verso il basso.
Infine unire al composto il burro fuso. Trasferire l'impasto di questa polenta dolce in una teglia da 24-26 rivestita di carta forno, farla cuocere a 160° per circa un'ora.
Al termine della cottura sfornare la polenta di Marengo e farla intiepidire prima di servirla tagliata fetta e spolverizzata con il trito di mandorle e zucchero messo da parte.

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