MORENO CEDRONI, LETTERA APERTA AL CLIENTE CHE VERRA'

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Moreno Cedroni: «L'augurio è che tu possa trovare al tuo ritorno una normalità più consapevole del suo stesso valore. Io sarò ad aspettarti, con lo stesso stato d'animo di 36 anni fa». C'è un pensiero positivo che permea le mie giornate; un pensiero impaziente, speranzoso, curioso e vivido. È l'immagine del primo ospite che varcherà la soglia della Madonnina una volta che tutto sarà finito. Fotogrammi delle emozioni del cliente che verrà. Tutto sarà al proprio posto alla Madonnina. L'accoglienza sarà la stessa, sofisticata e discreta, il sorriso di Mariella sempre lì. Il team della Madonnina avrà pensato a tutto allestendo i tavoli con la mise en place; le grandi vetrate faranno il resto regalando all'ospite una vista mare mozzafiato, come sempre.

Mariella Organi 580

«L'accoglienza sarà la stessa, sofisticata e discreta, il sorriso di Mariella sempre lì». Tutto così uguale, tutto così diverso per chi ora può guardare la realtà con occhi nuovi. E vede una realtà fatta di valori e lavoro, e vede il valore che c'è dietro alla comunità che lavora. Tutto resta uguale per chi negli anni ha donato tempo e dedizione nella costruzione della propria opera, per i professionisti che hanno dato forma a una passione confezionando la propria creatura e ne hanno avuto cura, sempre. Sarà diversa la suggestione che proverà il cliente che verrà, diversi i suoi occhi che saranno capaci di guardare oltre. Oltre al legno di cedro dei tavoli in sala, lì ci sarà l'immagine dell'artigiano che li ha prodotti; oltre all'impiattamento, soggetto fotografico ideale, lì ci sarà lo chef con la sua arte; ci sarà, ancora più a fondo, la materia prima e il suo territorio che ha tanto da raccontare, e ci sarà l'uomo che di quel territorio ha avuto cura.

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Oltre al commensale seduto accanto a lui, il cliente che verrà vedrà crollare la barriera tanto rigida quanto necessaria che in questi giorni ci hanno imposto e toccherà con mano il valore della vicinanza, dei rapporti umani e della condivisione. E ci sarà silenzio e ci saranno tante parole, pensieri profondi elaborati in giorni lunghissimi; e ci sarà l'eco della paura covata tra le mura domestiche sempre più sibilante e meno nitida, sostituita dal suono della voce rassicurante della normalità ritrovata. Il fiducioso augurio è questo, cliente che verrà, che tu possa trovare al tuo ritorno una normalità più consapevole del suo stesso valore, manifestazioni concrete di una memoria storica riemersa grazie ai professionisti che ne faranno da portavoce, una realtà fatta di persone e relazioni fondamentali, di unione e coesione. Io sarò lì ad aspettarti, con lo stesso stato d'animo di 36 anni fa quando, il 25 aprile 1984, attendevo il primo cliente alla Madonnina del Pescatore.

Articolo Pubblicato su News Letter Identità Golose 579 del 15.04.202  a cura di Moreno Cedroni

 

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