Il Borro, il luogo dei sognatori

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Il colpo di fulmine per il Borro, un angolo da sogno della Toscana, ai piedi del monte Pratomagno in Valdarno, è scattato anni fa, nel 1985, in occasione di una battuta di caccia. Da allora Ferruccio Ferragamo è stato dapprima affittuario della tenuta e poi, dal 1993, proprietario.

L'imprenditore ha raccolto il testimone delle tante casate illustri che dai Pazzi ai Medici Tornaquinci, dagli Hohenloe ai Savoia hanno attraversato il tempo tra queste mura contribuendo a una storia millenaria.

Quando Ferruccio Ferragamo acquistò l’intera proprietà, il borgo era malmesso e la villa padronale semi distrutta dalla bombe tedesche dell’ultima guerra. Ma l’amore per il luogo, la passione e le cure amorevoli sono stati protagonisti di un «vero e proprio atto di fede», che da quel giorno ha segnato il lavoro di recupero per riportare agli antichi splendori questo luogo perso nel tempo.

Lo stilista, insieme con sua moglie Ilaria e al primogenito Salvatore, ha dato vita a una imponente attività di riqualificazione e salvaguardia del patrimonio del Borro, cambiandone definitivamente le sorti. L’opera dei Ferragamo si è concretizzata in un progetto composito, rappresentato dai 700ettari della tenuta e da importanti realizzazioni sul fronte del turismo e della produzione del vino.

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Il borgo medievale risalente al 1039, posto sopra uno sperone di roccia abbracciato da una natura prepotente e verdissima, oggi è dedicato all’ospitalità turistica, con i suoi 12 appartamenti e due suite arredati in stile semplice ed elegante, per il piacere di vacanze inaspettate, tra vecchi tetti con tegole in terracotta e scorci pittoreschi.

Nel verde della campagna circostante, tra uliveti e vigne, si trovano inoltre le cinque case coloniche del Borro, tutte sapientemente restaurate nel rispetto dell’eleganza e della semplicità che distingue la tipicità delle rustiche abitazioni toscane.

Fiore all’occhiello è la Villa, costruita nel 1848 dal principe Egone Hohenlohe Waldenburg Schillingfrust e tornata all’originaria bellezza dopo un lungo periodo di abbandono: è concepita come luogo per i soggiorni di charme con vista incantevole sul borgo. Riservata agli ospiti nella sua interezza, include la presenza di un intero staff responsabile dell’intero menage domestico.

Ogni giorno in questa cornice sono serviti colazione, pranzo a buffet a base di piatti tipici toscani e cena curata da chef internazionali, che possono diventare di gala, formali o informali, a seconda delle necessità. E Chiocci Alto, casale di lusso con una vista mozzafiato sull’allevamento di chianine.

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Un’altra iniziativa chiave dei Ferragamo riguarda un grande frutto di questa terra: il vino. Le sue virtù arrivano da un terreno modellato dalla acque dei grandi laghi che in epoca pliocenica coprivano l’intera valle.

All’analisi dell’ambiente nel 1993 è seguito il lavoro dell’enologo Nicolò D’Afflitto che ha spiantato le vecchie vigne e ha individuato i terreni migliori per le quattro varietà che meglio si adattavano su una estensione di 40 ettari.

Ecco così nascere le quattro varietà di nettari: Borro (Merlot 50%, Cabernet Sauvignon 35%, Syrah e Petit Verdot 15%, 18 mesi di affinamento in barrique e sei mesi di affinamento in bottiglia), Polissena (Sangiovese 100%, 12 mesi di affinamento in barrique e sei mesi in bottiglia), Pian di Nova (Syrah 75%, Sangiovese 25%,12 mesi di affinamento in barrique e sei mesi in bottiglia), Lamelle (100% Chardonnay, affinamento sei mesi in bottiglia).

E proprio la bevanda di Bacco è protagonista della mostra “Vino e arte”, visitabile su prenotazione (telefonando ai numeri: 0559772921)così come succede se si desidera accedere alle cantine del Borro e alla degustazione dei suoi vini e oli extra vergine di oliva.

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L’esposizione è l’occasione per vedere una raccolta di stampe altrimenti irraggiungibile per il grande pubblico. Si tratta di un appuntamento per l’appassionato d’arte come per il semplice curioso, che potrà appagare insieme agli occhi, anche il palato, degustando i vini della tenuta, nella splendida cornice dell’antico borgo medievale.

La mostra è una selezione di 67 stampe della collezione privata di Ferruccio Ferragamo, raccolta con passione nel corso degli anni, attraverso una minuziosa ricerca nelle grandi capitali del commercio antiquariale in Italia e all’estero. Un insieme di incisioni dal Quattrocento all’Ottocento, che hanno per soggetto il vino e le sue rappresentazioni. Il visitatore può così ammirare una panoramica sui “modi del bere”: dalla vita quotidiana della gente comune, alla dimensione trascendente e mitologica degli dei.

Il Borro
Località Borro 1,
S.Giustino Valdarno (Ar)
Tel. 055977053
www.ilborro.it

 

Ilaria Sica

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