Zanotta, la cultura del design

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Sono gli anni '50 quando il carismatico e visionario imprenditore Aurelio Zanotta fa capolino sul mercato italiano con una serie di proposte innovative, giudicate di rottura da una borghesia in pieno risveglio economico ma ancora saldamente legata alla tradizione in fatto di living.

S'impongono per la loro originalità le mitiche sedute Sella e Mezzadro, disegnate dai fratelli Castiglioni, la Blow di De Pas, D'Urbino, Lomazzi e Scolari, il Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro, che ha fatto parlare di sé intere generazioni ed è tuttora, declinato nei più svariati colori e pattern, protagonista assoluto di qualsiasi ambiente.

Le collaborazioni con i fratelli Castiglioni, con Enzo Mari, Gae Aulenti, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Marco Zanuso e molti altri designer del circuito milanese contribuiscono a quella rivoluzione del gusto che segnerà la produzione italiana a partire dal secondo dopoguerra.

E fanno sì che l'azienda conquisti in breve tempo il panorama internazionale. Negli anni '80, Zanotta inizia a firmare una speciale linea chiamata "Edizioni", meno legata agli stilemi del disegno industriale.   

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I pezzi sono progettati come vere e proprie opere d'arte eseguite con tecniche artigianali: celebri il paravento Spiffero di Bruno Munari e il mobile Mikiolone di Mendini.

Quest'anno, l'azienda di Nova Milanese ha fieramente spento 60 candeline, al timone i figli di Aurelio: Eleonora, Francesca e Martino. A firmare le collezioni, nomi significativi dello scenario contemporaneo come Damian Williamson, Ludovica e Roberto Palomba, Gabriele Rosa, Alfredo Haberli, Louise Campbell, Ora Ito.

Al Salone del Mobile di Milano, il più importante appuntamento internazionale dell'arredamento, Zanotta si è presentata con 12 nuove proposte d'arredo, tre delle quali fanno parte della capsule collection a tiratura limitata in co-branding con Maserati.

Pezzi forti della nuova collezione, la serie di divani personalizzabile Undercover e Scott, che si rivolge ai salotti più informali di una "family life". Per le generazioni degli home-worker digitali, Calamo, versatile scrittoio-consolle con un vano per riporre tablet, computer e oggetti di lavoro.

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Il pluripremiato e giovanissimo giapponese Kensaku Oshiro, classe 1977, è autore dello sgabello Nuno, che s'ispira alla lavorazione del cuoio nell'equitazione ed è sia seduta sia "sella" porta-oggetti. Conquisterà di certo gli appassionati del décor moderno anche Twist, lo sgabello da esterni di acciaio intrecciato by Emilio Nanni.

Alessia Bellan

IL SUCCESSO

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Fondata nel 1954, il successo dell'azienda Zanotta nel campo del design è stato riconosciuto con tre Compassi d'oro: il primo, nel 1968, per capanno Guscio di Roberto Menghi, il secondo nel 1979 per l’appendiabiti Sciangai di De Pas, D'Urbino, Lomazzi, e il terzo, nel 1987, per la celebre sedia Tonietta di Enzo Mari.

Diversi pezzi di Zanotta sono esposti al MoMA, al Metropolitan Museum di New York, al Centro Pompidou di Parigi, al Design Museum di Londra, al Taideteollisuusmuseo Konstindustrimuseet di Helsinki e al Vitra Design Museum di Weil am Rhein.

«Non mi interessava soltanto produrre oggetti funzionali per soddisfare domande di mercato di massa e avere un ritorno in termini di denaro immediato; volevo qualcosa di più».

«Non cerco oggetti che fanno moda perché penso che la moda sia conformismo e il conformismo dal mio punto di vista appartiene già al passato».

«L'aspetto culturale è stato il cuore della nostra iniziativa e ancora in prospettiva può essere la carta vincente se accortamente giocata».

Zanotta
Via Vittorio Veneto, 57
20834 Nova Milanese
Tel. 0362 4981
www.zanotta.com

Credits immagini: Zanotta.