FABRIZIO PREGLIASCO, ESSERE VICINI AI CITTADINI PIÙ FRAGILI E BISOGNOSI

di Camillo Pisano

Pregliasco intervista 23 itin 570

Claudio Bracchino ha intervistato Fabrizio Pregliasco virologo, candidato alle elezioni regionali lombarde in una lista civica a sostegno di Pierfrancesco Majorino. Pregliasco ha dichiarato che le sue intenzioni sono dare più attenzione ai fragili, alle persone che sono ai margini della comunità per fare coesione sociale.

D) Prof. Pregliasco sulla sua professionalità, credo, da esperienza personale che nessuno può discuterla, come mai ha scelto di candidarsi in politica?

R) Al di là del percorso che ho fatto durante la pandemia, acquisendo anche una certa notorietà, in realtà è 40 anni che faccio volontariato sono diventato presidente del ANPAS che si occupa di pubblica assistenza, ambulanze e altro. in questi anni ho avuto occasioni e rapporti con le istituzioni , ho constatato che bisogna vivere all’interno di esse, per dare più voce ai più bisognosi. Anche perché c’è proprio, un bisogno materiale, di essere rappresentati, In ambito del volontariato, nel terzo settore, fondazioni, cooperative.

Credo che ci sia una voce che manca, quindi ho creduto di essere portatore di determinate istanze Per favorire gli ultimi, le disabilità, Per queste problematiche credo che c’è bisogno di essere nelle istituzioni per dare maggiore voce a chi ha più bisogni. credo anche che la nostra coalizione si possa occupare nei migliori dei modi di questi temi ed io per tutto questo ho messo a disposizione la mia esperienza.

D) Come lei ha visto io non le ho fatto domande maliziose ho cercato solo di evidenziarle che qualche critica c’è stata su questa sua candidatura senza entrare nei particolari. Le premetto che a me sembrano delle critiche abbastanza gratuite.

Lei è stato criticato sul fatto che diminuito il covid non aveva più una certa visibilità come persona e professionista e quindi ha scelto di entrare in politica. Ma! questa non era la mia domanda trovo quanto detto su di lei abbastanza fazioso. A questo punto le chiedo come è la situazione del Covid? È finita, quanto non è finita, di che cosa dobbiamo preoccuparci, quale è la sua considerazione,

R) Siamo in una fase di convivenza con questo virus , che probabilmente andrà ad Avere andamenti ondulanti , speriamo come quelli di un sasso in un stagno quindi con un lento degradare , salvo l’insorgenza possibile a varianti. Per questo dobbiamo tenere alta l’attenzione. Alla fine credo che dobbiamo convivere con questo virus.

D)Lei ha partecipato ha tutta la storia del Covid, prendendo delle posizioni ben chiare, siamo stati insieme anche ad alcune trasmissioni televisive. Però la domanda che voglio farle non riguarda il Covid, ma le liste di attesa nella sanità come si può risolvere questa problematica? Che tocca praticamente tutte le regioni italiane.

R) Diciamo che il Covid ha creato problemi maggiori ha questa situazione, in questi anni la regione Lombardia non è riuscita e non riesce a risolvere il problema. non riesce a mettere a fuoco il problema tra pubblico e privato, non riesce ad ampliare i posti letto, non riesce a risolvere le problematiche delle liste di attesa, che poi riguardano sempre di più, i cittadini più bisognosi. Questo è un problema serio, che io voglio cercare di risolvere, direi che il motivo principale per cui, ho scelto di candidarmi. La regione Lombardia ha fatto una gestione della sanità regionale non all’altezza dei bisogni delle persone più disagiate.

D) Altra domanda, secondo lei , c’è un rischio di protezione del cittadino nel diritto alla salute sulla nuova proposta sulle autonomie differenziate regionali voluta da questo governo di centro destra? Lei cosa ne pensa?

R) A me è sembrato che da parte del governo, questo sia uno spottone per dare una possibilità alla lega di dire che decide in maniera importante sulle cose che fa questo governo. Io credo che sia necessario un percorso di riorganizzazione del rapporto stato, regioni. però bisogna essere molto chiari su quello che saranno le competenze degli uni e degli altri.

D) Ci sono delle altre cose che vuole dire ai cittadini Lombardi?

R) Spero che gli elettori abbiano la voglia di votarci e votarmi, perché ci ho messo la faccia nella speranza di avere una possibilità di orientare politiche migliori e di essere vicino a quei cittadini più bisognosi, più fragili verso le politiche di sanità della regione Lombardia. di avere una maggiore attenzione verso il buon funzionamento della sanità lombarda. Quindi confido in una risposta positiva da parte dei cittadini nel votarmi e nel votarci lo ripeto.

La mia voglia è quella di fare coesione sociale perché questo l’ho imparato facendo per circa quarant’anni volontariato. ho visto che c’è un enorme quantità di persone in Italia, in Lombardia che hanno voglia di essere parte civile, si vive bene se si aiuta gli altri se si sta insieme, tutto questo è coesione sociale. Credo che la convivenza civile sia necessaria fondamentale per affrontare tutti i guai che questo mondo ci crea.