Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell’Italia antica

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In corso ad Asti fino al 5 luglio la mostra, Alle origini del gusto. Il Cibo a Pompei e nell'Italia antica, promossa dalla Fondazione Palazzo Mazzetti.

Un vero e proprio viaggio alle origini del comportamento alimentare italiano in un contesto, Asti e il suo territorio, rinomato per una produzione agro-alimentare che affonda le radici in un passato ricco di testimonianze locali.

La mostra è occasione per ammirare le ricostruzioni delle attività e delle consuetudini alimentari dei Romani in una sequenza di luoghi e di ambientazioni collegati al consumo, all'elaborazione e alla produzione degli alimenti.

Ogni sezione espositiva ha un suo taglio mirato a illustrare sia la preparazione e la presentazione dei cibi sia le tecniche di coltivazione con la ricostruzione di un antico paesaggio agrario italiano.

Il Soprintendente Massimo Osanna in questi giorni ad Asti: "Trovo davvero innovativo e originale l'allestimento della mostra che, attraverso l'incontro fra archeologia e tecnologia, ha permesso la ricostruzione delle attività e delle tradizioni alimentari dei Romani e offerto un'opportunità esclusiva per raggiungere un ampio pubblico non unicamente di esperti del settore. 

La mostra, grazie ai numerosi reperti provenienti dalle Ville di Stabia è l'occasione per dare il giusto rilievo a un'area archeologica di estrema importanza e bellezza, da sempre considerata impropriamente minore rispetto alla ben più nota Pompei".

Aperta al pubblico nelle festività di Pasqua e Pasquetta, la rassegna raccoglie quotidianamente un grande interesse di pubblico entusiasta per i contenuti e l'allestimento dell'esposizione.

Molto gradita dai turisti è la possibilità offerta con lo stesso biglietto di visitare la domus romana di Asti, in via Varrone, e la Cripta e Museo di Sant'Anastasio caratterizzato per la sua duplice realtà di sito archeologico e di sede museale.

Ai visitatori una diversificata offerta con la possibilità di partecipare all'inedito ciclo di conferenze dedicate ad alcuni aspetti dell'alimentazione nell'antichità oltre che alle archeo-cene con i menù dell'Italia antica reinterpretati dagli chef dell'Istituto Alberghiero di Asti in collaborazione con l'Accademia Italiana della Cucina.