Cibi diVersi

CIBI diVERSI 220Un buon libro fa buon sangue? "Cibi diVersi" di Vittorio Valenta ne è la prova per tutti quelli che amano la poesia, la musica, l'arte e tutti quegli ingredienti che ingrassano lo spirito.

Il volume è diversamente esilarante e l'autore ha un curriculum che sprigiona eclettismo all'ennesima potenza.

È come la ciliegia sulla torta, si può leggere in tanti modi. Ognuno è libero di scegliere il proprio, perché comunque si legga il risultato è uguale per tutti: divertimento garantito. 

Ferdinando Dani


Descrizione

Cos'hanno in comune il Macbeth, un orologio a cucù e il tip-tap? La Divina Commedia, le cozze e un aspirapolvere? La Medea, Cip e Ciop e Maria Callas?

Apparentemente nulla, ma al Banco 29 del Mercato Coperto di Novara, il salumiere Vittorio Valenta, pazzo per la letteratura e per la musica, ed autore di questo libro, riesce a dimostrarlo.

Nei pacchetti di salumi e formaggi che confeziona, inserisce dei foglietti con citazioni dei classici commentate dalla sua caleidoscopica penna. Questo libro è la raccolta dei piccikini poetici, come i clienti hanno battezzato questi foglietti.

Prendete Vittorio Valenta, un perito magliere che ha lavorato alla Sergio Tacchini, studiato flauto e arpa in Conservatorio, fatto teatro con Arturo Brachetti, e che ora vende salumi e formaggi al Mercato Coperto di Novara.

Se poi questo salumiere divora i classici della letteratura, è innamorato dell'opera lirica, del balletto, degli ABBA, di Star Trek, di Vita da strega (e anche di Topo Gigio e di maga Maghella, ma non ditelo a nessuno!), non vi resta che shakerare il tutto ed ecco che, per incanto, questo personaggio crea CIBI diVERSI!

È bastata un'etichetta appiccicata ai pacchetti per i clienti, con un brano di Alice nel Paese delle Meraviglie commentato in modo surreale, e il gioco è cominciato!

Dalla prefazione di Arturo Brachetti
"Grazie, Vittorio: dal tuo mestolo ci servi fiumi di parole libere, ci affetti sottigliezze erudite e ci impasti metafore succulente per elevare le nostre tavole imbandite ad altari di letteratura. E le frasi, che noi trovavamo cosí distanti ed antiche, potremo percepirle piú vere e vicine: in fondo, dallo stomaco al cuore, sicuramente il viaggio è piú breve."

Cibi diVersi. Ma chi l'ha detto che i cibi non possono parlare?, Vittorio Valenta, Lampi di Stampa, 238 pp., 18,00 €.