Luigi il pastore

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Dal 15 settembre al 3 novembre 2013 al Museo Agricolo e del Vino Ricci Curbastro di Capriolo in Franciacorta (BS) si terrà la mostra "Il fotografo e il pastore", 83 fotografie originali di Marcel Imsand provenienti dalla Fondazione Pierre Gianadda di Martigny (Svizzera).

La macchina fotografica di Imsand racconta la vita del pastore Luigi Cominelli cogliendolo nei momenti topici della sua vita fuori dal tempo.

Gli scatti lo riprendono mentre prende in braccio i suoi agnelli o nel momento in cui accende il fuoco in una fredda notte di dicembre per vegliare sul gregge addormentato. Oppure quando, bastone in mano, avvolto in un ampio mantello, il capello di feltro ben calzato in testa, cammina deciso alla testa del suo gregge.

Nato a Parre, nel Bergamasco, e poliglotta, morto giovanissimo due anni fa, Luigi Cominelli da quando aveva 16 anni ha vissuto di pastorizia transumante, spostando le pecore a seconda della stagione. Affascinato dall'idea della libertà, entra nella lunga stirpe dei pastori bergamaschi che, da secoli, trascorrono la loro vita davanti al gregge di pecore, conducendole in transumanza.

asino400Imsand è rimasto affascinato dalla sua professione fuori dal tempo e gli ha dedicato una serie di oltre 80 immagini che ora confluiscono nella mostra 'Il fotografo e il pastore'. Un incontro soprattutto umano fra i due che segna profondamente Imsand, uno dei più grandi fotografi svizzeri.

Le fotografie, testimoni delle peregrinazioni comuni del pastore e del fotografo, nulla concedono al pittoresco.

A volte una radio, il quotidiano e i villaggi intravisti ci richiamano alla vita moderna. parlano di un viaggio nella natura, ma anche di un percorso interiore. Lo sguardo limpido, diretto, di Luigi guarda sereno dentro l'obiettivo.

Le immagini sono ancora più efficaci grazie all'uso del bianco e nero stampato da Imsand su pregiata carta borata. La mostra è curata da Jean-Henry Papilloud, direttore della Mediateca vallese di Martigny, e Sophia Cantinotti.

Rosita Dorigo