L'altra faccia della bellezza

toni_thorimbertTrentadue donne comuni diventano le star per gli scatti di un grande fotografo. Sono ben trentadue ritratti a colori, in formato gigante per una galleria lunga 40 metri, per mostrare che il tempo passa ma si può rimanere serene e belle. È il sogno realizzato dal fotografo Toni Thorimbert per alcune donne che potrebbero essere le nostre amiche, vicine di case, colleghe o familiari.

Dall’1 al 30 aprile 2011, nella Galleria delle Carrozze alla Stazione Centrale di Milano, i loro volti hanno catturato lo sguardo dei viaggiatori e dei passanti.

«Le donne vere e naturali sono belle, hanno una luce che nessuna donna artefatta possiede» Così scrive Daria Bignardi nella presentazione del catalogo della mostra. «La bellezza naturale viene da dentro e illumina i visi delle donne che sanno riempirsi la vita di cose vere: interessi e amori, un lavoro, gli amici, i genitori anziani da aiutare, bambini, letture, viaggi o sogni di viaggi, due chiacchiere con la vicina, per le scale, una passeggiata, un libro, un caffè al bar prima di andare in ufficio, la spesa al mercato (…) Le donne vere hanno una vita piena che splende nei loro occhi, e l’intelligenza di essere loro stesse e di non lasciarsi condizionare da immagini irreali e perfette rese ancora più irreali dai ritocchi chirurgici o fotografici. Su ognuno di questi volti di donna Toni Thorimbert ha catturato la luce di un momento autentico, il fascino della vita vera. E la vita vera non ha paura del tempo che passa, perché il tempo che passa è una conquista e le donne vere lo sanno bene».

Giovanna Calvenzi, photoeditor, così descrive il lavoro di Thorimbert nella creazione di questa mostra, atipica per la sua collocazione, per i suoi soggetti, per gli strumenti e per il percorso compiuto dal fotografo. «Toni Thorimbert ha ritratto celebri stilisti su fondo grigio, noti vignaioli su fondo bianco, attori e attrici sul set o a casa loro, artisti nel loro studio o nel suo studio, immobili o in movimento, Alighiero Boetti, di spalle, che si staglia contro la luce di un magnifico paesaggio, John Malkovich illuminato da solo quattro candele, Vasco Rossi in tutte le possibili situazioni, dimostrando con la forza e la coerenza delle sue immagini che ogni luogo comune è fatto per essere confermato e smentito. (…) Ha realizzato – conclude la Calvenzi - trentadue veri ritratti di trentadue vere donne riuscendo, nelle brevità dell’incontro, a rispettare le emozioni, i timori e i tremori,a raccontare le fisionomie ma anche l’anima dei suoi soggetti».

toni_thorimbert1Thorimbert così ha descritto il suo lavoro: «Tutto è stato molto semplice. Ho portato tanta luce in una stanza e ho messo la donna al centro di questo spazio di luce. Poi ho messo la macchina fotografica lì. Sulla macchina ho montato un obbiettivo che mi conducesse dritto negli occhi delle donne. Ma poi questo lo abbiamo dimenticato, e abbiamo parlato e chiacchierato, poi abbiamo cambiato appena qualcosa al trucco, e magari appena qualcosa ai capelli. E la macchina faceva clicliclic, ma dolcemente. E abbiamo parlato ancora, e io ho saputo della loro vita, del lavoro, e dei figli, dei sogni, e della realtà. Abbiamo fatto diventare questo set uno spazio per raccontarci. Non abbiamo cercato artifici, chiaroscuri, effetti scenici. Abbiamo detto le cose come stanno. E così facendo abbiamo dato valore al fatto di essere lì, in quel momento. Alla fine questo è il semplice segreto. Quanto valore dai ad un incontro, ad un momento, quanto valore dai all’esperienza del ritratto». La mostra è stata promossa da Boots Laboratories, uno dei principali marchi di Alliance Boots, il gruppo farmaceutico internazionale noto per i suoi prodotti di alta qualità in campo farmaceutico e cosmetico.

 

Victorio Mangone
 
 
 
 
 
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