FIERA DE L’OCA 2022, RICOSTRUZIONE STORICA DI UNA FIERA DI INIZIO ‘900, IL 12 E 13 NOVEMBRE A MIRANO

Riceviamo da Curzio Belloni e volentieri pubblichiamo.

Foto - Oche a spasso.2 itin 22 570

Sandro Albano Zara è sempre stato un grande "curioso" di tutto, dalla storia alle tradizioni popolari, dalle leggende ai giochi del passato, e al tempo stesso anche un grande vulcano di idee e di iniziative. Una sua vera passione, forse perché gli ricordava l'infanzia, era il gioco dell'oca e questo lo portò ad una lunga ed approfondita ricerca sulle origini e sulle motivazioni del gioco stesso. Così leggendo testi su testi e vedendo le vecchie e bellissime tavole che di volta in volta si adattavano all'ambiente, al momento storico, al Paese, pensò di poterne creare una, magari un po' ironica, ma tutta dedicata a Mirano. Manifestò questo suo proposito all'amico pittore Carlo Preti il quale sposò subito la sua idea e prendendo spunto dall'ovale della piazza disegnò 63 caselle raffiguranti luoghi caratteristici, punti d'incontro, aspetti e momenti della storia e della tradizione miranese.

Foto - I VINCITORI 2021 zogo oca 2022

Era l'anno 1982 quando Sandro Zara pubblicò l'opera di Carlo Preti il ZOGO DE L'OCA DE MIRAN. Nella ricerca del materiale per costruire il gioco, riscoprì il vecchio detto: CHI NO MAGNA L'OCA A SAN MARTIN NOL FA EL BECO DE UN QUATRIN. Breve indagine e si scopre che era consuetudine, a Mirano, festeggiare la chiusura dell'anno agrario, l'11 novembre, giorno di San Martino, mangiando l'oca. Tradizione, tra l'altro, ancora viva tra le vecchie famiglie del centro storico. (La tradizione dice: San Martino, oca, castagne e vino, e il rito vuole l'oca sulla tavola sia perché in quel periodo essa è invitante e succulenta, è il momento in cui la sua carne si è fatta così grassa e morbida da sciogliersi in bocca, sia perché a MIRANO i proprietari terrieri che allora erano quasi tutti ebrei, non potevano mangiare maiale).

(Certo è però, che sin dal 1700, era consuetudine anche in Francia festeggiare il giorno di S. Martino mangiando l'oca, tanto grande era la loro devozione per il vescovo di Tours. Narra la leggenda che furono proprio gli schiamazzi di un gruppo di oche a svelare ai messi papali il nascondiglio di Martino, timoroso e insicuro di voler accettare la nomina a vescovo di Tours). Ma perché non ripristinare e ufficializzare questa tradizione? Detto fatto, nasce la COMPAGNIA DE L'OCA con lo scopo di divulgare e far rivivere la FESTA DI SAN MARTINO mangiando l'oca. Da allora l'11 novembre con una cena ad invito la COMPAGNIA organizza la grande CENA DELL'OCA la quale ha tutta una sua ritualità, un tema ben definito e un menù tutto a base d'oca.

Foto - LA PIAZZA ASCOLTA L'INNO zogo oca itin 22 570.JPG

In breve tempo questa "voglia di oca" coinvolge l'intero paese e siccome tutti non possono partecipare alla cena ufficiale, la domanda viene rivolta ad altri ristoranti che fanno a gara nel proporre il proprio pranzo d'oca. Molti altri si organizzano a gruppi nelle case e nasce, di conseguenza, la ricerca di tovaglie, canovacci, grembiuli, segnaposto e ogni altro oggetto che porti l'immagine o riproduca l'oca. Perfino il tradizionale dolce di pasta frolla il San Martino si trasforma da cavallo in un'oca dolce e friabile. Siamo arrivati al punto che alcune persone a cui non piaceva l'oca come cibo, hanno inventato la festa dell'OCA "SCAMPADA", naturalmente sempre il giorno di S. Martino e con tutto il "parecio da festa dell'oca". Così Mirano, in poco tempo, diviene il PAESE DELL'OCA. 

Nel 1998, in questo contesto, si inserisce Roberto Gallorini che divenuto Presidente della Pro Loco Mirano crea e realizza il grande ZOGO DE L'OCA IN PIAZZA, riportando il gioco di Carlo Preti su 63 grandi tavole (di 2 metri per 2), alte 80 cm., le quali, disposte attorno all'ovale della piazza formano una grande passerella colorata di circa 130 metri. L'ambientazione è quella del giorno di festa per eccellenza del paese: La Fiera. Il periodo storico non poteva che essere il Primo Novecento, quando la fiera rappresentava il momento più importante dell'anno, perché ci si poteva divertire ed acquistare molte cose semplici ma necessarie alla vita di tutti i giorni e per fare questo l'oca era un'ottima merce di scambio.

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Così nasce la "FIERA DE L'OCA", la ricostruzione storica di una Fiera di inizio '900, dove sotto le tipiche bancarelle in legno dai grandi teli bianchi, gentili signore, in costumi d'epoca, vendono prodotti gastronomici a base d'oca od oggetti raffiguranti o riportanti l'immagine dell'oca, mentre attori, comparse e figuranti animano le vie del centro storico. Oltrepassando i portali di via Barche e via XX Settembre, che come un sipario si aprono sulla scena teatrale, si entra in un paese di cento anni fa, che sta vivendo la sua Fiera, gremita di bancarelle e dei prodotti più strani.

Così come allora, quando nelle fiere, per richiamare più gente dai paesi vicini, venivano invitati i saltimbanco, gli zingari con i loro animali ammaestrati, i "fenomeni " (la donna cannone, l'uomo a due teste, l'uomo più forte del mondo), i baracconi con il cinematografo o i primi spettacoli circensi, anche oggi alla Fiera de l'Oca tra le bancarelle troviamo i cantastorie, i saltimbanco, le orchestrine e il circo. Il visitatore non è un distaccato spettatore, ma diventa esso stesso protagonista muovendosi fianco a fianco con attori veri che impersonano personaggi tipici della Fiera posti lì appositamente per dar vita a situazioni teatrali:

Foto - LA SFILATA itin 22 570.JPG

- i carabinieri che controllano personaggi sospetti o verificano i prezzi di vino e cibo che non
superino quelli previsti dal Decreto Municipale affisso alle bacheche;
- lo strillone che propone il gazzettino (riproduzione di un originale del 1902) decantandone gli articoli;
- le maestrine che accompagnano le scolaresche a vedere le bancarelle e illustrano loro le cose particolari;
- le servette che si rincorrono tra le bancarelle per vedere i tessuti o i cappellini commentando tra loro ad alta
voce;
- lo studio fotografico dove le famiglie possono farsi le foto in costume d'epoca. Ecc.
- il barbiere che in strada svolge il suo lavoro e "ciacola" con i presenti;
- el caregheta che sul selciato impaglia le sedie; il lustrascarpe, la venditrice di uova, la fioraia, la chiromante, ecc.

E come in una vecchia fiera che si rispetti, al centro della piazza c'è l'evento di richiamo: il Zogo de l'Oca che si svolge la domenica pomeriggio.

Inoltre, quasi ogni anno la manifestazione viene arricchita da novità o avvenimenti collaterali. Così dopo aver presentato le Tavole dei giochi dell'oca provenienti da tutta Europa, nella grande Mostra organizzata nel 2001, e dalla quale nacque il Libro-Catalogo "Il Gioco dell'Oca nei Tempi", che ancor oggi viene richiesto da collezionisti di tutto il Mondo, nel 2007, fu allestita la Mostra "Sogni di Seta – la moda della Belle Epoque". Nelle eleganti sale della Barchessa di Villa Morosini, a Mirano, furono esposti preziosi abiti da sera, ricamati di jais e perline, che si alternavano ad elaborati vestiti da giorno. Déshabillé ornati da cascate di pizzi e nastri di raso svelavano dettagli di vita privata mentre busti stringati e steccati, ingentiliti da preziosi merletti, ci riportavano ad una moda ed ad una vita da tempo scomparse.

Foto - Le bancarelle.2 itin 22 570.JPG

Nel 2008, per tenere viva la curiosità e l'interesse nei confronti della storia e delle tradizioni, è stato pubblicato il libro MIRANO E L'OCA. Immagini e Storia della Fiera de l'Oca e di Mirano. Nel 2009, invece, è stata la volta di : IL TABARRO ..in Mostra. La Storia di un indumento che ha attraversato i secoli accompagnando la gente veneta nel trascorrere della loro vita. Non una semplice esposizione di capi antichi, ma un vero e proprio cammino nella storia e nella realizzazione di questo capo. Nel 2010 la storia di Mirano è rivissuta in un'altra grande manifestazione collaterale: "Saluti da Mirano". Una Mostra con un'importante collezione di cartoline di Mirano dei primi anni del '900. Nel 2011 La Mostra: "XE CASCA EL PARON DE CASA - Caduta e Ricostruzione del Campanile di San Marco".

Nel 2012, Nella ricorrenza dei dieci anni dalla sua scomparsa, nelle sale di Villa Morosini – XXV Aprile – è stata allestita una retrospettiva delle opere di Carlo Preti, l'autore del Zogo de l'Oca de Miran. Nel 2014, nelle stesse sale, è stata realizzata la Mostra: "Il Gioco dell'Oca - da Venezia... nel Mondo". Nel 2018 è stata la volta della Mostra "I LUOGHI dell'ALTROVE" – percorso storico attraverso gli spazi del gioco e della fantasia dalla Fiera medievale al Luna Park tecnologico. La Mostra, predisposta dal Museo Storico della Giostra e dello Spettacolo Popolare di Bergantino (Rovigo), è stata una presentazione iconografica-documentaria sull'epopea della Fiera, suddivisa in tre grandi periodi storici. Nel 2021, in Villa Morosini XXV Aprile, è stata organizzata una Mostra di opere sull'oca di 15 artisti dell'associazione ARTEPIU'.

GLOSSARIO

Foto - LANCIO DEI DADI.1 itin 22 570.JPG

FIERA DE L'OCA: è la ricostruzione storica di una fiera del '900 con bancarelle in legno,attori e figuranti in costume d'epoca che animano le vie del centro storico;all'interno della fiera c'è "l'Ocaria": il mercatino dell'oca dove vengono vendute specialità gastronomiche e oggetti(piatti, grembiuli, cartoline, magliette,ecc) tutto relativo all'oca.
Tutto il centro storico viene riportato fedelmente ai primi del '900. Così sono state ricreate le bandiere, gli stendardi, le bacheche comunali, tabelloni pubblicitari e ogni altra insegna pubblica. Anche i manifesti pubblicitari sono quelli del tempo come pure il quotidiano distribuito quel giorno.

ZOGO DE L'OCA IN PIAZZA: è il gioco dell'oca vivente e prende spunto dal Zogo de l'Oca de Miran, (classico gioco da tavolo formato da 63 caselle disegnato dal pittore Carlo Preti, ogni casella riporta luoghi caratteristici, opere d'arte, punti d'incontro ecc. di Mirano). Il Zogo de l'Oca in Piazza è formato da 63 caselle di mt 2 x 2, che poste attorno all'ovale della piazza, formano una passerella lunga 130 metri e alta 80 cm. Al gioco partecipano sei squadre (Mirano e le sue cinque frazioni). Vince la squadra che arriva per prima alla casella 63. Ogni squadra è composta da dieci elementi, tra cui: un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e otto giocatori che intervengono quando le caselle lo richiedono. Il gioco segue le regole tradizionali, unica eccezione la regola che prevede che nella stessa casella non possono mai sostare due pedine; qualora succedesse le due squadre si dovranno affrontare in un gioco che condannerà la perdente a tornare alla casella di provenienza.

Foto - Oche a spasso.1 itin 22 570

In questo modo si provoca lo scontro tra due squadre, durante il quale il pubblico può incitare, tifare e divertirsi, tanto più, che le prove non sono "normali" ma ricche di varianti in modo da contribuire a renderle più difficili ed esilaranti. La squadra più abile ma anche dotata di un fortunato lanciatore dei dadi, si conquisterà il meritato premio "l'OCA" dell'anno ed una vincita in denaro che, a sua discrezione, dovrà devolvere ad un'associazione o ente. Il pubblico può assistere al gioco ed incoraggiare la propria squadra dalle tribune poste attorno alla piazza. Esso si svolge la DOMENICA pomeriggio del secondo fine settimana di novembre.

SAPORI e TRADIZIONI:

11 Novembre San Martino:

"CHI NO MAGNA OCA A SAN MARTIN
NO FA EL BECO DE UN QUATRIN"
(chi non mangia oca a San Martino non fa quattrini)
Questo proverbio viene preso molto seriamente nelle famiglie e nei ristoranti i quali, in questa giornata, propongono menu esclusivamente a base d'oca.

LA FIERA DE L'OCA e IL ZOGO DE L'OCA

Foto - Il risotto di Sandro zogo oca itin 22 570.jpg

Il Zogo de l'Oca e la Fiera de l'Oca nascono da una vecchia tradizione miranese che voleva si festeggiasse mangiando l'oca la chiusura dell'anno agrario, l'11 novembre, Festa di San Martino e per rinforzare questa tradizione c'era anche un detto: CHI NO MAGNA OCA A SAN MARTIN NON FA EL BECO DE UN QUATRIN! Alla fine degli anni settanta, questa tradizione è stata ripresa dal COMITATO de L'OCA che l'ha fatta diventare un appuntamento annuale per tutto il paese. Per l'occasione fu creato anche il Zogo de l'oca de Miran, un gioco dell'oca da tavola che nelle 63 caselle riportava luoghi, monumenti, ville, personaggi, aspetti e momenti della storia e della tradizione Miranese.

Nel 1998 si pensò di riportare le caselle su 63 grandi tavole (2 m.x 2) rialzate 80 cm. da terra e di disporle attorno all'ovale della piazza così da formare un passerella colorata di 130 m.. Si chiamarono a giocare sei squadre in rappresentanza di Mirano e delle sue cinque frazioni; ognuna composta da un capitano che lancia i dadi, un alfiere che sposta la pedina e da otto giocatori che intervengono per superare le "prove" quando le caselle lo richiedono. Nacque così il ZOGO DE L'OCA in PIAZZA. L'ambientazione è quella del giorno di festa per eccellenza del paese: La Fiera e il periodo storico non poteva che essere il Primo Novecento, quando la fiera rappresentava il momento più importante dell'anno, perché ci si poteva divertire ed acquistare molte cose semplici ma necessarie alla vita di tutti i giorni e per fare questo l'oca era un'ottima merce di scambio.

Foto - Germano e il risotto d'oca itin 22 570.JPG

Così è nata la "FIERA DE L'OCA", la ricostruzione storica di una Fiera, del'900, dove sotto le tipiche bancarelle in legno signore, in costumi d'epoca, vendono prodotti gastronomici a base d'oca od oggetti raffiguranti la sua immagine, mentre attori, comparse e figuranti animano le vie del centro storico. Da allora ogni anno, il secondo fine settimana di novembre, nell'atmosfera gioiosa della festa paesana si svolge la "FIERA DE L'OCA" che culmina alle ore 15 della domenica quando, in un tripudio di colori e allegria, di saltimbanchi e giocolieri, sotto lo sguardo di migliaia di persone accomodate su tribune poste ad anfiteatro, si da vita al IL ZOGO DE L'OCA in PIAZZA.

Durante la FIERA DE L'OCA e il ZOGO DE L'OCA IN PIAZZA del 13 e 14 novembre p.v., come ormai tradizione, funzionerà un PARCHEGGIO RISERVATO CAMPER – GRATUITO (Via Belvedere- Mirano). Esso si trova a soli 300 metri dal centro storico. Dall'uscita dell'autostrada A/4, casello MIRANO-DOLO e dall'uscita del passante di Mestre A/57, casello SPINEA, saranno posizionati cartelli azzurri, riportanti l'immagine del camper, il logo dell'Oca e la scritta Mirano, che condurranno al parcheggio.

PROGRAMMA MANIFESTAZIONE 2022

Sabato 12 Novembre

Ore 15.30
Apertura FIERA DE L'OCA
con "l'OCARIA"
il mercato dell'Oca

Ore 16.00
INIZIO SPETTACOLI DI STRADA
il teatro dei burattini, saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori
I TOCA MI, I TRAMPOLI di ACQUALTA TEATRO DI STRADA, RUVIDOTEATRO di MATELICA
GLI ARTISTI DI STRADA, IL TEATRO DEI BURATTINI, GIOCOLIERI, MIMI

Apertura Baracconi dell'Oca Park per bambini

GIOCO DELL'OCA PER BAMBINI
Potranno partecipare tutti i bimbi presenti

Domenica 13 Novembre

Ore 9.30
Riapre la FIERA DE L'OCA
con "l'OCARIA"
e il TEATRO DI STRADA
saltimbanco, musici, giocolieri, artisti di strada, attori

Ore 11.00
"LA CUCCAGNATA",
pregioco per assegnazione ordine partenza
con gli atleti del GRUPPO SERENISSIMA

dalle Ore 12.00
RISOTTO D'OCA e RAVIOLI D'OCA

Ore 15.00
Sfilata Figuranti e
ZOGO DE L'OCA IN PIAZZA
Presenta: SALVATORE ESPOSITO

Promotore: Pro Loco Mirano Via Bastia Fuori 52 30035 Mirano Tel.041 432433
www.prolocomirano.it www.giocodelloca.it - 12/13 Novembre 2022