A VILLA DE VARDA LA FAMIGLIA DOLZAN FESTEGGIA I 170 ANNI DI ATTIVITA'

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Oltre 250 invitati hanno partecipato sabato 12 ottobre scorso alla signorile "festa di famiglia" della Distilleria "Villa de Varda" che la casata dei Dolzan ha organizzato nella sede aziendale di Mezzolombardo per la ricorrenza dei 170 anni di attività raggiunti attraverso ben sei generazioni di distillatori. Nell'occasione, infatti, è stato formalmente reso noto il passaggio della proprietà aziendale dal cav. Luigi, quinto successore dell'avo fondatore Romedio, ai figli Michele e Mauro. Significativamente erano presenti anche i giovanissimi Fabio, Luca e Martina, figli dei nuovi titolari nei quali nonno Luigi ripone desideri e speranze di una settima futura titolarità dell'attività di famiglia. Tra gli invitati erano presenti il sindaco di Mezzolombardo, Christian Girardi, la dott. Stefania Segata, vicepresidente di Confindustria Trento e presidente del Gruppo Giovani Imprenditori e il presidente degli Artigiani Marco Segata, che nei loro interventi hanno attestato pubblicamente i valori imprenditoriali di questa famiglia che con la sua azienda – come dice la targa consegnata a nome del Comune alla famiglia Dolzan – "dà lustro al nostro territorio ed è un esempio per la nostra borgata".

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Avviata prima del 1850, l'azienda del vignaiolo Romedio incrementò anche l'attività distillatoria a quella vinicola del "Teroldico", come allora si chiamava il vino che ha resa tipica e famosa la Piana Rotaliana, nel suo testamento del 1865 il fondatore dava massima importanza al settore dell'acquavite, dettagliandovi, al di là dei terreni, gli alambicchi e le attrezzature della distillazione come patrimonio per gli eredi. Nel 1905 nella sede del Borghetto già si distillava acquavite di vinaccia, come testimoniano anche le due bottiglie di "acquavite di Teroldico" che Francesco Giovanni Maria Dolzan, il titolare di terza generazione della distilleria, omaggiò tramite il podestà Guido Fiorini a Francesco Giuseppe I d'Asburgo quando l'imperatore inaugurò la tratta ferroviaria tra Mezzocorona e Mezzolombardo. Altra data significativa nella storia della Distilleria Dolzan è quella segnata nel 1918 dalla ricetta dell'"Amaro d'Erbe e Radici" che Francesco Giovanni Maria Dolzan ricavò da un originale del 1500 redatto addirittura dal medico e farmacista del Concilio di Trento Pietro Andrea Mattioli, sulla quale si sono poi sviluppati l'"Amaro Tovel" e l'attuale ricercato "Elixir Sancti Vigilii".

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Quella ricetta divenne il cavallo di battaglia del figlio Giovanni, imprenditore in chiave moderna, che diede un primo grande impulso alla Distilleria a partire dagli anni '30 del secolo scorso, improntandola ad una produzione artigianale di severo disciplinare, impostato sulla costante ricerca della migliore qualità consentita dalle tecnologie del tempo. Nonno Giovanni ampliò sia le strutture aziendali che il catalogo dell'Azienda, con prodotti di crescente prestigio, facendo affermare il marchio Dolzan anche fuori provincia tra ristoratori e albergatori, conquistati dal livello qualitativo delle grappe e dei distillati offerti. Il passo successivo ci porta dal 1970 ai giorni nostri con il salto di qualità perseguito dal cav. Luigi, che aveva prima affiancato il padre nella conduzione dell'Azienda negli anni 1960 del boom economico italiano. Determinata dalla scelta di perseguire l'altissima qualità del prodotto, la Distilleria Dolzan nel 1986 abbandonò la culla del Borghetto per trasferirsi in una sede prestigiosa, adeguata all'eccellenza e alla raffinatezza della nuova produzione, adottando il marchio "Villa de Varda" dal nome della nobiliare residenza di Via Rotaliana, acquistata a questo scopo.

distilliere 1 600 dolzan

Sempre nel 1986 il cav Luigi ha voluto realizzare il museo di famiglia " Cose di Casa", una selezione pregevolissima sotto l'aspetto culturale, che è un'autentica rarità a livello nazionale, con 1.600 oggetti antichi catalogati, strumenti agricoli, di cantina e di distilleria e 280 documenti storici che testimoniano secoli di vita etnografica della famiglia. Oggi le grappe di "Villa de Varda" sono presenti in ben quaranta Paesi di tutto il mondo, in Europa, in Asia, in America, prodotte in volumi volutamente limitati, di nicchia, d'un'azienda orgogliosamente familiare, che ama definirsi artigianale nell'accezione più preziosa del termine: 120mila bottiglie che portano il nome di Mezzolombardo nel mondo, vendute nella ristorazione stellata, in enoteche e da distributori specializzati. A casa o al ristorante, al mare o in qualche rifugio alpino, in ogni momento qualcuno sta degustando le grappe "Villa de Varda", magari nella confortevole atmosfera del dopo cena: è questa una considerazione che appaga la famiglia Dolzan del suo lavoro appassionato, costantemente attento, che la rende felice di donare emozioni nei momenti più sereni della sua clientela. L'interessantissima storia di questa Distilleria di Mezzolombardo è riportata nel libro "Dolzan, distillatori da 170 anni" che il cav. Luigi ha voluto per celebrare gli eventi familiari e aziendali dell'ottobre scorso.

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È un'iniziativa che costituisce un piccolo spaccato dell'economia della nostra borgata, per impedire che vada persa la memoria di fatti e di persone. Il volume è ricchissimo di immagini e di documenti, che ne rendono la lettura piacevole, leggera e che è al contempo una testimonianza storica di spunti della vita di Mezzolombardo attraverso, appunto, i 170 anni di sei generazioni di distillatori Dolzan. È consultabile anche presso la Biblioteca comunale. Venendo in breve alla cronaca della "festa di famiglia", i partecipanti sono stati accolti dalle famiglie del cav. Luigi e dei figli Michele e Mauro nei locali stessi della distilleria e durante l'evento è stato possibile vedere in funzione l'impianto di distillazione, sentire i profumi della vinaccia di Teroldego provare l'emozione di assaggiare la grappa appena uscita dall'alambicco.

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Dopo una presentazione, commossa ma precisa, da parte del cav. Luigi nella sua veste di presidente, nella quale ha reso noto il passaggio delle consegne ai due figli, avvenuto nel 2018, Mauro per la parte tecnica e Michele per quella commerciale e di marketing hanno brevemente illustrato le direttive della politica aziendale che porteranno avanti nel solco degli orientamenti avuti dal padre. Nella parte di intrattenimento in programma è intervenuto il Coro El Plaz di Don e Amblar, che ha eseguito un allegro inno alla Grappa Dolzan composto in testo e musica dal suo maestro Alberto Lorenzi, e alcuni attori della Filodrammatica di Romeno si sono esibiti in uno sketch comico sul tema. Nella sala del reparto imbottigliamento e nel sottostante ampio museo etnografico "Cose di Casa" è stato quindi offerto un sontuoso buffet, culminato con una grandiosa torta millefoglie delle dimensioni di un metro e mezzo quadrato, che portava una riproduzione in zucchero della copertina del libro.

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Il sindaco Christian Girardi consegna ai titolari dell'Azienda la targa di benemerenza con la quale "L'amministrazione comunale si congratula con la famiglia Dolzan che con i propri risultati imprenditoriali dà lustro al nostro territorio ed è un esempio per la nostra borgata". Nella foto sono, da sinistra, Michele Dolzan, il cav. Luigi Dolzan, il sindaco, il giornalista Walter Nicoletti nella funzione di presentatore dell'evento e Mauro Dolzan.

Copertina libro dolzan 600La copertina del libro riproduce un alambicco del 1500 che fa parte del museo di famiglia "Cose di Casa".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Info e Contatti:

Distilleria Villa de Varda
Via Rotaliana 27/a - 38017 Mezzolombardo, Trento Italy,
Tel. (0039) 0461 601 486 - www.villadevarda.com