Podere A la Cerza, nel nome del padre

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Un anestesista famoso nel mondo con la passione per l'olio di qualità. Saverio de' Liguori Carino nasce in Calabria ma vive la sua formazione personale e professionale a Roma dove studia per diventare anestesista presso il Policlinico Umberto I. 

Si reca poi in Belgio, a Maastricht, dove rimane per un breve periodo e torna in Italia per lavorare in una clinica privata di Reggio Emilia. È qui che conosce la sua attuale compagna Paola cui è legato ormai da 22 anni. 

Diventato un anestesista di fama internazionale e dopo una vita di piena di soddisfazioni arriva per Saverio il momento della riscoperta delle proprie origini, arricchita dalla passione per l'olio di qualità. 

Per amore del padre decide di ristrutturare il podere di famiglia "A la Cerza", che prende il nome dalla presenza di quattro antiche querce (dette cerze nel dialetto locale calabrese). 

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Si tratta di una bella casa del 1920, restaurata in pietra nel rispetto della costruzione originale contadina, splendidamente situata a 275 metri sopra il livello del mare, in una piccola comunità chiamata Muscarella ad Amantea (CS). 

Dall'abitazione si gode di un emozionante panorama su tutta la costa tirrenica: si scorgono le Isole Eolie con la mitologica presenza del vulcano Stromboli che troneggia sul mare; il Golfo di Lamezia e anche la costa orientale della Sicilia con il maestoso Etna che fa da sfondo. I tramonti sul mare poi, con i loro colori sempre diversi, sanno riconciliare con il mondo.

Saverio decide anche di produrre un olio di qualità secondo i metodi di produzione tradizionali, con la raccolta delle olive a mano e la spremitura a freddo. Amante di un olio molto profumato e con caratteristiche ben distinte, decide di impiegare le cultivar Frantoio e Leccino

Vengono così piantati ben 380 nuovi ulivi che prendono il posto delle piante della specie Carolea allora presente nella proprietà, lasciando però gli ulivi secolari in ricordo dell'antica tenuta. 

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Non contento, ha costruito al centro del suo ettaro di terra un pozzo d'acqua profondo quasi 350 metri. Si tratta di un pozzo artesiano in grado di fornire acqua in abbondanza cui è collegato un impianto di irrigazione, completamente interrato, che porta l'acqua e altri liquidi di concimazione, rigorosamente bio, in superficie goccia a goccia e pianta per pianta. 

Un lavoro impressionante che ha consentito in soli dieci anni alle piante di svilupparsi al meglio. Così già nel 2007, grazie alle costanti ed esperte cure, alla potatura annuale e alla concimazione della terra, il giovane uliveto ha dato i suoi frutti. 

Le olive sono raccolte a mano e, in giornata, portate subito in frantoio per la spremitura a freddo. L'olio viene poi conservato in botti sottovuoto per circa cinque mesi per assicurare il processo di decantazione naturale. 

Alla fine di marzo l'olio d'oliva è quindi travasato in bottiglie sigillate manualmente e numerate. Le bottiglie, che ricordano la forma delle antiche oliere di fine Ottocento, le oliere della nonna, sono state premiate al Simei 2005, come le più belle per l'olio. 

L'olio di Saverio, all'olfatto apre con un fruttato intenso e con sentori erbacei e note di carciofo e mandorla. Al gusto è complesso, deciso in chiusura con note di amaro e piccante tipiche del territorio. Un evo ideale per carni, pesce, verdure alla griglia e piatti tipicamente di gusto mediterraneo.