I primi vasi vinari in cocciopesto al Simei

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Sono italiani i primi vasi vinari al mondo in cocciopesto, toscani per la precisione, che da soltanto pochi mesi dall'uscita sul mercato internazionale ed estero hanno già fatto molto parlare di sé.

Sotto i riflettori delle principali emittenti televisive e raccontanti dai più importanti quotidiani e riviste, si sono presentati per la prima volta al Vinitaly 2015, e tra poche settimane sbarcheranno al Simei, Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento, in programma a Milano dal 3 al 6 novembre 2015.

Tre le importanti novità: il nuovo vaso da 25 ettolitri che si va ad affiancare a quelli da 10 e 17 ettolitri e da 100 litri, i risultati delle prove di ossigenazione e di cessione dei materiali pesanti, e le valutazioni organolettiche.

Ma che cosa sono esattamente questi contenitori? I vasi vinari Drunk Turle sono recipienti, adatti per la vinificazione o per l'affinamento, prodotti con un materiale totalmente naturale ed antico, il cocciopesto, già conosciuto ed utilizzato dai romani e dai fenici, ma mai utilizzato, fino ad oggi, nel mondo dell'enologia.

Ultima nata in casa Drunk Turtle, a seguito di svariate richieste da parte di produttori anche esteri, la 25 ettolitri che sarà presente al Simei.

Drunkle Turtle, perseguendo sempre la filosofia della qualità estrema, produce anche vasi vinari in getto di cemento 525 - titolo che sta ad indicare la tipologia più pregiata disponibile sul mercato - sabbia lavata, fibre di rinforzo naturali e acqua declorata.

Questi contenitori in cemento, che nascono in forma ovoidale come quelli in cocciopesto, possono essere personalizzati assecondando ogni desiderio, sia per ciò che riguarda le dimensioni, sia per ciò che concerne la decorazione esterna, e di essi è possibile richiedere anche forme personalizzate.