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Birra Moretti, Partner di Expo Milano 2015, torna a indagare con il proprio Osservatorio sulla convivialità degli italiani e sui risvolti sociali connessi al 'vivere la tavola'.

Con questo sondaggio diretto da Marilena Colussi, sociologa dell'alimentazione e ricercatrice delle tendenze alimentari in collaborazione con Doxa Marketing Advice, l'Osservatorio punta la lente di ingrandimento sul mondo dei giovani 18-35enni, andando a verificarne la passione per la cultura alimentare in generale e quelle italiana e regionale, in particolare.

La grande maggioranza dei 18-35enni considera l'alimentazione un fattore importante del proprio vivere quotidiano e strettamente collegato alla propria identità.

Tant'è che l'86% degli intervistati afferma che ciò che si mangia (e come lo si mangia) è uno specchio del proprio modo di essere, ben l'84% predilige i ristoranti locali capaci di valorizzare i piatti tipici di una Regione o di un determinato territorio e un buon 75%, spinto da un pizzico di campanilismo, preferisce su tutti i cibi della propria area geografica.

L'informazione gioca un ruolo determinante: il 79% del campione dichiara di porre attenzione alla provenienza degli alimenti mentre il 78% desidera ricevere delucidazioni a 360° sul cibo.

Da segnalare, sintomo di curiosità e di voglia di conoscere, che il 50% dei 18-35enni afferma di praticare volentieri turismo eno-gastronomico.

Crescono fra i giovani italiani i Foodies, ovvero gli amanti del buon cibo e del ben mangiare (circa 1 su 5) e i Beer Lover (1 su 3 fra i bevitori di birra, sono coloro che prediligono la birra a qualsiasi altra bevanda).

CIBO, PILASTRO FONDAMENTALE DEL BENESSERE PER 9 SU 10.
Ai nostri Millennial piace mangiare bene e non a discapito della salute. Se è vero, infatti, che per ben il 93% di essi la 'buona tavola' rappresenta uno dei piaceri della vita e che l'85% predilige la cucina saporita, è altrettanto vero che il 77% evita di mangiare ciò che pensa potrebbe nuocere all'organismo.

L'aspetto salutistico, dunque, pare controbilanciare la pura ricerca del piacere del palato nel momento in cui si prendono in mano le posate: il 92% ritiene l'alimentazione uno dei pilastri fondamentali del proprio benessere, l'87% cerca di consumare prodotti freschi, il 67% cerca di ridurre i grassi, il 61% sta attento alle calorie, il 60% consuma alimenti integrali. Da evidenziare che 1 su 2 (il 54%) dichiara di consumare prodotti biologici e ben 1 su 3 (30%) cerca di evitare la carne.

PROFESSIONE CHEF: 4 SU 10 LA SOGNANO, SPECIE TRA IL GENTIL SESSO.
L'82% dei Millennial italiani si considera un buongustaio. E buona parte di essi (77%) ama cucinare a tal punto che ammontano al 33,7% coloro che hanno frequentato corsi amatoriali di cucina o di degustazione di vini e di birre.

Non a caso, il 44% e il 27% del campione indica rispettivamente fra le professioni preferite per il proprio futuro quella di chef e di sommelier e la percentuale sfiora il 48% quando a rispondere sono le donne di questa generazione che reputano la professione dello Chef particolarmente aspirazionale.

CUCINA REGIONALE: PASSIONE TOP E APPARTENENZA PER 6 SU 10.
Mediamente, i nostri Millennial sentono più spiccato il senso di appartenenza alla Regione di riferimento piuttosto che alla Nazione. Ben il 59% di essi si dichiara, infatti, molto orgoglioso della Regione di nascita (apprezzata dal punto di vista delle tradizioni, della cultura, dell'arte, dell'ambiente,...) contro il 44% che si dichiara molto orgoglioso di essere nato in Italia.

E, in termini di preferenze gastronomiche, il 58% si definisce fan del cibo tipico della Regione in cui è nato e dove tuttora risiede. Tutte le regioni italiane sono amate per il food dalla Generazione Buongustai e al primo posto molto spesso viene indicata - come potevamo aspettarci - la regione di residenza e ancor più di nascita.

Escludendo la propria Regione di primo riferimento, tra le altre regioni amate per il food (vedi grafico) troviamo la Toscana (terra in cui è nato il 4% del campione e in cui risiede il 4,8%), con il 18,3% di preferenze.

Un eccellente punteggio va anche a Emilia Romagna con il 17,4% di preferenze (3% i nativi e 4,5% i residenti ) e alla Sicilia con il 16,5% di preferenze (10,8% i nativi e 8,8% i residenti).