A Massa Spino Fiorito al “sapor di Toscana” per Expo

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Al Castello Malaspina di Massa, dal 21 al 24 maggio 2015, edizione speciale di Spino Fiorito, rassegna enologica che, in occasione dell'Esposizione Universale, diventa "Le Piccole Grandi Toscane del bicchiere".

Spino Fiorito è una mostra mercato dell'enogastronomia collegata a Identità Immutate®, movimento non-profit, fondato nel 2002 per promuovere piccoli territori italiani custodi di rare produzioni tipiche.

Nell'ottica dell'evento milanese, la rassegna da biennale passa ad annuale e si trasforma: al Castello Malaspina saranno protagoniste esclusivamente "Le Piccole Grandi Toscane del bicchiere", rimandando al 2016 l'ospitalità ai produttori delle altre regioni.

La nona edizione della manifestazione presenta un fil rouge in sintonia con i temi dell'Expo: "Lo sviluppo riparte dal territorio", incentrato sull'importanza della sinergia del settore agroalimentare con quelli del turismo, della cultura, della capitalizzazione delle tradizioni e della storia, seguendo il piano di sviluppo rurale della Regione Toscana.

In analogia con quanto fatto ad Expo, Massa propone la "Carta di Spino Fiorito", per raccogliere e mettere a frutto le tematiche affrontate dal 2000, anno di nascita della rassegna, ad oggi. Il materiale servirà a costruire un "canovaccio" culturale per condividere logiche ed obiettivi, da raggiungere. 

Il programma prevede alcuni appuntamenti fissi giornalieri: "Questi toscanacci!", un percorso alla scoperta di una regione vocata da secoli alla produzione enologica e alimentare, con una serie di incontri tra pubblico ed esperti.

"Expo ed esploro", ovvero l'occasione fa il marketing; il turismo storico ed enogastronomico, una sinergia per promuovere i territori. 

"Te la do io l'altra Toscana!", le sue eccellenze agroalimentari, i produttori e le istituzioni virtuose. "Degusta un territorio", con laboratori e assaggi guidati dagli specialisti. 

"Quel misterioso oggetto del desiderio: il vitigno autoctono", tutti ne parlano, tutti l'apprezzano, ma in cosa consiste veramente? Dibattito sulle diverse tipologie di uve locali recuperate, con aziende vitivinicole della provincia custodi del loro germoplasma. 

"Il succo della radice" dimostrazione di potatura della vite, simulazione di un filare a cordone, speronato e con una serie di cattedre itineranti per il castello, a cura dell'associazione Opus Vitis.