Fabbri, un mondo di dolcezza

amarene fabbri

Un frutto, una tradizione, un vaso che è diventato un simbolo: quello dagli inconfondibili decori bianchi e blu commissionato da Gennaro al ceramista Gatti di Faenza e regalato da Gennaro Fabbri alla moglie Rachele per ringraziarla di aver denocciolato, candito in sciroppo e poi messo in vaso le "marene".

Difficile allora immaginare che la ricetta di Rachele fosse usata per creare l'Amarena Fabbri, un'icona della migliore arte dolciaria italiana e simbolo riconosciuto di un'azienda che esporta i propri prodotti in oltre cento paesi.

Ma era il 1910 e Gennaro, cui non mancava il senso degli affari, aveva appena acquistato una drogheria con tinaia a Pratomaggiore (MO) per produrvi liquori.

La piccola bottega ebbe subito successo sia grazie alla produzione di prodotti come il Virov (zabaione al Marsala) e Gran Senior Fabbri (Cognac invecchiato in botti di rovere di Slovenia), sia per il massiccio ricorso alla pubblicità e sia per l'aggressiva strategia commerciale che consentiva agli acquirenti dei prodotti Fabbri di ricevere in omaggio un dono.

pubblicità fabbri


I prodotti Fabbri fanno così il loro ingresso nei negozi al dettaglio, nei bar, nei caffè e nei ristoranti favorendo un rapido sviluppo dell'azienda che, nel 1914, si trasferisce a Borgo Panigale, alla periferia di Bologna.

Alla produzione dei liquori si aggiunge quella degli sciroppi alcolici e non alcolici, specie a base di amarena, che tradizionalmente erano venduti in damigiane ma che Gennaro, con un'idea geniale, decide di commercializzare in vasi di ceramica bianca e blu, ispirandosi a quello che aveva regalato alla moglie anni prima e alla sua ricetta delle "marene con frutto".

Con gli anni Trenta il primo giro di boa. Nel '33 entrano in azienda i figli di Gennaro e la distilleria diventa "Ditta G. Fabbri di Aldo e Romeo Fabbri": sotto la loro guida nascono alcuni dei prodotti destinati a fare la storia dell'azienda, tra cui la ciliegia al liquore e la gamma delle confetture.

Il dopoguerra e la ripresa economica coincidono con l'ingresso in Fabbri della terza generazione imprenditoriale e la sua trasformazione in società per azioni.

Fabbri 1905 580

Continua la produzione di liquori, ma l'interesse è ora tutto rivolto verso l'universo della gelateria: nascono i Cremolati, semilavorati che, con l'aggiunta di latte o acqua, diventano gelati. A insegnarne l'uso ai gelatieri contribuiscono i furgoni marchiati Fabbri, veri e propri laboratori-scuola.

Alla fine degli anni Cinquanta (1957) Fabbri esordisce in tv con il Carosello di Salomone pirata pacioccone (una ciurma di simpatici pirati), che dà un'incredibile visibilità al marchio e ne diffonde l'immagine nelle case di tutti gli italiani.

Pochi anni dopo l'azienda trasferisce la produzione ad Anzola Emilia (BO), in un grande complesso di 180mila metri quadrati: l'Amarena resta ancora il prodotto più rappresentativo anche se i Cremolati e la gamma dei prodotti destinati al consumo fuori casa acquistano un peso strategico.

Il catalogo si arricchisce fra l'altro dei concentrati di frutta per il bere miscelato, dei preparati per l'aromatizzazione di caffè, tè e cioccolata e dei semilavorati per la pasticceria.

Oggi Fabbri, che è guidata dai pronipoti del fondatore, ha aggiunto alla denominazione sociale "1905" per ricordare l'anno di fondazione e ha festeggiato un secolo di attività.

sciroppi fabbri

Con 250 dipendenti produce oltre 1200 prodotti diversi che esporta in oltre 100 paesi esteri, ma resta unica e inimitabile l'Amarena, che ha saputo rendere l'azienda bolognese famosa nel mondo.

Per far fronte alla domanda planetaria, Fabbri lavora 150 milioni di frutti ogni anno: dopo aver selezionato quelli migliori, li denocciola e li candisce in sciroppo secondo una lavorazione che segue l'originale ricetta inventata dalla moglie del fondatore.

Fabbri Italia
Via Emila, 82
40011 Anzola dell'Emilia (BO)
Tel 051 6501401