FIRENZE, CULLA DEL RINASCIMENTO

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Firenze è una delle città più conosciute del mondo. È stata per molti anni la culla della cultura e dell'arte; a Firenze sono nati o hanno lavorato molti tra i più grandi artisti del Rinascimento e di tutta la storia dell'umanità. Grazie alle loro opere ogni anno centinaia di migliaia di turisti scelgono il capoluogo toscano come meta delle loro vacanze.Vista dall'alto Firenze appare superba, bella, quasi addormentata dal tempo. Incredibilmente ricca di storia e di cultura, la città cattura subito l'immaginazione di chi la visita, con le strade su cui si affacciano palazzi imponenti, i vicoli, il lento scorrere dell'Arno, le affollate piazze e i grandi musei. Firenze va vissuta con passione e con calma per essere compresa. Circondata dalle colline di Settignano, Fiesole, Careggi, Arcetri e Bellosguardo, la città oggi vive soprattutto di turismo, anche se possiede altre attività economiche come le industrie di tipo tessile, ottiche, farmaceutiche e un discreto artigianato (merletti, oreficeria, lavorazione della paglia e produzione di articoli in pelle). Sede di una famosa e storica università, Firenze è oggi anche sinonimo di ricerca e scienza, con lo sviluppo di due importanti aree, il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino e il Consiglio Nazionale delle Ricerche; molte e storiche inoltre le biblioteche e numerosi gli istituti d'istruzione superiore prestigiosi.

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La Firenze storica è compresa in una una zona abbastanza compatta, tanto che i principali luoghi d'interesse possono essere raggiunti a piedi. Piazza del Duomo è ancora oggi il suo centro più rappresentativo, punto di partenza ideale per una visita alla città. Firenze, culla del Rinascimento italiano, sul piano politico, economico e culturale è stata la città più importante d'Europa per oltre due secoli, dal 1300 al 1550. Sono stati i fiorentini ad aver reinventato il "denaro" - nella forma del fiorino d'oro – e Firenze fu il motore che spinse l'Europa fuori dal buio periodo del Medioevo. Furono i banchieri fiorentini, in quei secoli fortunati, a finanziare in parte lo sviluppo economico di mezza Europa, dalla Gran Bretagna a Bruges, a Lione, all'Europa centro orientale. Grazie ai grandi letterati fiorentini di un tempo come Dante, Petrarca, Boccaccio, l'uso del volgare toscano diventò la base della lingua italiana moderna. L'arte trovò qui un humus talmente ricco che si assistette a una fioritura culturale, artistica e scientifica mai conosciuta dal mondo prima di allora e in seguito mai più riproposta. L'uomo posto al centro del mondo, l'uomo artefice del suo destino. Era incredibile l'atmosfera della Firenze rinascimentale, l'ottimismo, la speranza e la forza presente dietro ogni idea.

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L'Epoca delle scoperte, ugualmente, pare sia iniziata ancora una volta a Firenze. Le banche fiorentine ebbero modo di finanziare gli esploratori portoghesi in Africa e nell'estremo oriente. Un fiorentino, Amerigo Vespucci, diede il suo nome al continente americano. Personaggi di spicco come Michelangelo, Galileo, Brunelleschi, Machiavelli, contribuirono in modo inestimabile a dare al mondo un nuovo assetto artistico, architettonico, politico e geografico. Grande fu il contributo dato a Firenze dalla famiglia de' Medici, che attraverso le sue decisioni influenzò tutta la storia europea del periodo. Accanto al ruolo di mecenati delle arti e delle scienze, i Medici furono anche abili statisti e politici, capaci d'influenzare le sorti di altri regni in Europa. Caterina de Medici, Lorenzo detto il Magnifico e il grande decano della famiglia, Cosimo il Vecchio, sono solo alcuni dei nomi che hanno legato per sempre il nome della famiglia a Firenze. Bisogna aggiungere a questi nomi quello di Anna Maria Luisa Medici, che con un suo gesto politico salvò per sempre la memoria di Firenze ai fiorentini. L'ultima erede della gloriosa casata, infatti, nel 1737 stipulò con i successori (gli Asburgo-Lorena), il cosiddetto "Patto di Famiglia".

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Con cui si stabiliva che essi non potessero trasportare "o levare fuori della Capitale e dello Stato del GranDucato ... Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose... affinché esse rimanessero per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri". Questo patto fu rispettato dagli Asburgo-Lorena, e permise a Firenze di non perdere nessuna opera d'arte e conservare così intatto il proprio patrimonio (come era accaduto ad altre città italiane come Mantova o Urbino, che all'estinzione della casata dei Gonzaga o dei Della Rovere erano state depredate dei tesori artistici e culturali, finiti in altre città e corti europee). Mentre buona parte della città conserva ancora oggi un aspetto rinascimentale, la zona tra Palazzo Vecchio e il Duomo proietta il turista in un'atmosfera tipicamente medievale. Per secoli, insieme a Piazza della Signoria, questi sono stati il vero cuore della vita politica e sociale della città. Il valore del patrimonio artistico di Firenze è inestimabile, tra eleganti palazzi rinascimentali, il Ponte Vecchio (sopravvissuto ai bombardamenti della seconda guerra mondiale) basiliche e chiese splendide, ma la città rimane forse più popolare per le attrazioni artistiche esposte nei musei, nelle accademie e nelle numerose chiese. Da Michelangelo a Botticelli, Firenze è la patria indiscussa dell'Arte.

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E lo è anche per per i suoi musei: la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti, il palazzo del Bargello, il museo Archeologico, il museo d'Arte Moderna, il museo dell'Opera del Duomo; le biblioteche: Laurenziana, Riccardiana, Marucelliana, Nazionale Centrale; le accademie: della Crusca, Cimento, Colombaria; non ultimi, i giardini: il gigantesco e monumentale giardino di Boboli, un vero museo all'aria aperta ed il parco cittadino, le Cascine, luogo prediletto da chi fa sport e suggestivo scenario per tanti spettacoli in estate. I monumenti religiosi costituiscono un grande complesso artistico: il Duomo (Santa Maria del Fiore), sormontato dall'immensa Cupola del Brunelleschi e dal Campanile di Giotto, che custodisce una Pietà di Michelangelo; il Battistero con le Porte bronzee di Ghiberti e di Andrea Pisano; Santa Maria Novella; Santa Croce, nella quale si trovano le tombe di grandi italiani come Machiavelli, Michelangelo, Galileo, Foscolo, Rossini. E come non citare la chiesa di San Lorenzo con le sagrestie del Brunelleschi (vecchia) e di Michelangelo (nuova). L'architettura civile si è parimenti espressa in opere grandiose, tanto per menzionarne alcune: Palazzo Vecchio, la Loggia dell'Orcagna, lo Spedale degli Innocenti (Brunelleschi) con un elegante loggiato, i palazzi Medicei, Palazzo Pitti (galleria di pittura), la Galleria degli Uffizi (opera del Vasari) e il Ponte Vecchio, caratteristico per la sua doppia fila di botteghe esclusive degli orafi (XVI secolo). Se avete tempo visitate anche i quartieri meno turistici, come quelli di Santa Croce e di San Niccolò. Il primo, rimane uno dei quartieri più antichi della città, fondato nel VI secolo da alcune monache benedettine che qui ebbero modo di edificare un monastero.

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Ambedue i quartieri nascondono il tipico crogiolo di locali, caffetterie, bar, ristoranti, librerie, di ultima tendenza, come quelli della zona di Sant'Ambrogio, con il grande colorato mercato all'aperto del mattino. Non passano inosservate le gallerie d'arte, poste nei piani bassi di antichi palazzi aristocratici come il Palazzo Bardini o il Palazzo Canegiani, mentre i suoni delle botteghe artigiane del legno e del cuoio continuano ancora oggi a riecheggiare come un tempo. Durante l'anno a Firenze si tengono anche tantissime manifestazioni ed eventi culturali di vario genere. Tra questi si ricordano: in piazza del Duomo, a Pasqua, lo Scoppio del carro, con fuochi artificiali accesi dalla "colombina", insieme ad un piccolo razzo che parte dall'Altar Maggiore. Ma anche la Festa di San Giovanni del 24 giugno, che celebra il patrono, con cortei e fuochi d'artificio; il Maggio fiorentino, ovvero uno dei più importanti festival di musica classica e danza in Europa; il Pitti Moda, da tanti anni un rinomato appuntamento con una serie di sfilate di moda dedicate all'uomo, alla donna e al bambino (da giugno a settembre a Palazzo Pitti). Non si dimentichi poi il Calcio fiorentino, un appuntamento storico, a giugno, in piazza Santa Croce: le squadre di quattro quartieri fiorentini si sfidano indossando costumi cinquecenteschi in un torneo con poche regole dove le risse in campo e fuori sono all'ordine del giorno.

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Infine la gastronomia fiorentina. Tipici antipasti sono i crostini con fegato di coniglio e la fettunta, una fetta di pane insaporita con sale e olio toscano. I deliziosi salumi toscani vengono, invece, accompagnati dal famoso pane sciapo. Tra i primi piatti più rappresentativi della cucina fiorentina troviamo la pappa col pomodoro e la ribollita. Aglio, olio, peperoncino, polpa di pomodoro e pane raffermo: sono questi gli ingredienti base della "pappa". La ribollita, invece, è una zuppa di verdure e pane raffermo, che viene cucinata il giorno prima e riscaldata solo prima di esser servita. Tra i secondi piatti spicca la bistecca alla fiorentina, famosa in tutto il mondo. Si tratta di una costata di carne di bue di ottima qualità, alta 5-6 cm, che viene cotta sulla brace 5 minuti per lato, lasciando l'interno al sangue. Nei ristoranti vengono spesso proposti secondi come la trippa al sugo e il lampredotto. I dolci tipici di Firenze sono: il castagnaccio, fatto con farina di castagne, e la schiacciata alla fiorentina. Fra i numerosi prodotti Dop e Igp toscani: lardo di colonnata, prosciutto toscano, farro della Garfagnana, pecorino toscano, miele della Lunigiana, olio Chianti, Panforte, Ricciarelli, cinta senese ecc.Degni di menzione sono anche i grandi vini toscani Brunello di Montalcino e Chianti.

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