Fendi, un successo al femminile

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La magnifica ossessione della ricerca ha guidato le cinque sorelle Fendi, Carla, Franca, Paola, Anna e Alda.

Entrate nel 1946 nell'azienda di famiglia, creata dalla madre Adele Casagrande e dal marito Edoardo Fendi in via del Plebiscito a Roma nel 1925, per scrivere un capitolo straordinario dell'alta pellicceria e della pelletteria di lusso, fino a costituire un faro di artigianalità tuttora insuperato.

Dal 1965 Fendi ha instaurato un fecondo connubio creativo con lo stilista Karl Lagerfeld (che nel 1983 è stato nominato direttore artistico di Chanel) che ha inventato il logo della doppia "F".

Grazie a questa maison che la pelliccia tradizionale perde i connotati di uno status symbol borghese per trasformarsi in un indumento di uso quotidiano seppur molto lussuoso.

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Nobilitare i peli poveri e sdrammatizzare quelli più nobili e opulenti è la missione di un marchio che reinventa forme e lavorazioni della manifattura e della conceria tradizionale con estro e fantasia.

Dalla cappa astuccio del 1970 passando per il visone tagliato in verticale e diagonale, lavorato a tegole, traforato a rete o a ragnatela, fino alla memorabile collezione "Cieli di Roma".

Si va dal persiano "labirinto" "sottovuoto" e "gessato", alla volpe effetto "vortice" e il petit-gris con bordure a smerlo, fino alla lavorazione "pinnacolo".

Un'autentica fantasmagoria che, nata da un concetto di democratizzazione della pellicceria, approda nel 1969 a una linea di prêt-à-porter, come risposta alla rivoluzione studentesca.

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Intanto l'ascesa delle cinque sorelle prosegue nelle collaborazioni con il cinema: se Catherine Deneuve resta il loro volto anni'80, le cinque sorelle lavorano alacremente per i set di film prestigiosi.

Da "Gruppo di famiglia in un interno" di Luchino Visconti a "E la nave va" di Fellini, passando per "La Traviata" di Franco Zeffirelli, "I Tennenbaum" e "L'età dell'innocenza" senza contare "Evita" con Madonna e "Marie Antoinette" di Sofia Coppola.

Nel 1997 la seconda grande rivoluzione culturale di Fendi si applica alla pelletteria: Silvia Venturini Fendi, figlia di Anna Fendi, lancia la borsa "baguette", così chiamata perché la sua forma ricorda quella di una baguette di pane da mettere sotto il braccio.

Realizzata in oltre 600 varianti è destinata a diventare un feticcio fra gli accessori d'alta moda delle ultime decadi fashion.

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Oggi la parabola del successo globale di Fendi, che nel 2005 ha festeggiato 80 anni, continua sotto l'egida di LVMH il polo del lusso transalpino che ha acquisito il marchio un anno prima, nel 2004.

Silvia Venturini Fendi che dal 2010 è anche il presidente di AltaRoma, è attualmente il direttore creativo delle linee di abbigliamento maschili e femminili, mentre per la pellicceria e la prima collezione donna continua a essere affiancata dal pirotecnico Karl Lagerfeld.

Per usare le parole di Silvia Fendi: "Karl ci ha spinto a stravolgere la concezione della pelliccia e a noi piace da sempre andare oltre le nostre possibilità, raccogliendo nuove sfide".

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