“Free Pixel” di Carlo Ratti nello showroom Artemide

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Dispositivi finora utilizzati esclusivamente in ambito industriale, quali le braccia robotiche, sono ripensati, nell'ottica del design illuminotecnico, in un'installazione che gioca con la luce, i pixel e l'automazione.

Questa è Free Pixel realizzata da Carlo Ratti – architetto e ingegnere, direttore del MIT SENSEable City Lab di Boston – che sarà on stage nelle vetrine dello showroom Artemide di Via Manzoni, creando lo spettacolo della luce che cambia forma.

Partendo dal concetto di pixel come unità di base nella computer grafica e dal fatto che un'area costellata di pixel può rappresentare qualunque cosa si possa descrivere con un'immagine, il progetto di Carlo Ratti ha come protagonista un monitor innovativo, in cui sono i pixel a cambiare posizione.

Ogni immagine sarà formata da pixel che, abbandonata la dimensione digitale, diverranno elementi luminosi riposizionati, senza soluzione di continuità, dalle braccia robotiche, disegnando figure sempre diverse. 

Il progetto esplora le potenzialità della fusione tra bit e atomi e ricontestualizza dispositivi industriali evidenziandone la versatilità e superando le barriere convenzionali tra industria e arte, tra macchina e gioco, tra fisico e digitale.

Artemide ha sviluppato appositamente per l'installazione sia il pixel magnetico, un elemento luminoso LED ad alta efficienza, sia l'innovativo pannello PCB multistrato che incorpora i conduttori esternamente e che accende i pixel al momento del contatto.

"Anziché essere elementi agganciati a un'infrastruttura rigida, i LED possono creare un proprio ecosistema dinamico e vivente, indipendente e mobile. Con la sempre maggiore diffusione di tali tecnologie, stiamo assistendo oggi alla nascita del Free Pixel".

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