“De Chirico a Ferrara”: un inverno meta-fisico

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Una grande esposizione celebra il genio della pittura metafisica, ad un secolo dal suo arrivo a Ferrara. Era il 1915 quando Giorgio De Chirico, giunto nella città estense, cambiò il suo modo di fare arte, dipingendo, tra le bellissime architetture rinascimentali, piazze sospese nel tempo, manichini senza volto, particolari prospettive ed oggetti enigmatici.

Il rapporto tra De Chirico e Ferrara è indissolubile, e dopo cento anni torna ad esprimersi nella mostra che dal 14 novembre 2015 al 28 febbraio 2016 impreziosisce Palazzo dei Diamanti e l'intera città.

Si intitola "De Chirico a Ferrara. Metafisica e Avanguardie" ed espone non solo le opere dell'artista realizzate nel periodo ferrarese, ma anche i dipinti di Carrà, Morandi e De Pisis ispirati alla pittura metafisica e i capolavori dei più importanti artisti delle avanguardie europee, che furono conquistati dal suo stile: Hausmann, Grosz, Magritte, Dalì, Ernst.

Una mostra delle grandi occasioni da vivere grazie al consorzio Visit Ferrara, che unisce quasi 90 operatori turistici della Provincia, e che propone un'offerta speciale compresa di pernottamento con prima colazione, biglietto d'ingresso e visita guidata della città al prezzo di 60 euro a persona.

Inoltre, gli appassionati d'arte hanno la possibilità di visitare con lo stesso biglietto d'ingresso altre 2 mostre: la prima è "Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica" alla Palazzina Marfisa d'Este – che, per prima in Italia, esporrà una suggestiva galleria di manichini, stilema caro alla Metafisica, provenienti dal XVIII secolo in poi, accanto alla tripla personale degli artisti Milena Altini, Jolanda Spagno e Mustafa Sabbagh.

La seconda mostra, "Ens Rationis", al Museo Civico di Storia Naturale, si svilupperà intorno all'installazione multimediale site-specific realizzata dal noto artista Mustafa Sabbagh, in un percorso espositivo disseminato delle opere fotografiche che lo hanno reso celebre nel mondo, riesumando dai depositi del museo splendidi uccelli in tassidermia (evocativa di quella mezza morte che cantò Alberto Savinio - pittore, scrittore, compositore, fratello di De Chirico - nei suoi lirici Chants de la mi-mort).

Le due esposizioni inaugurano il 10 e l'11 e novembre.

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