BASILICO GENOVESE DOP, IMPOSSIBILE DA IMITARE

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La Liguria è una regione dell'Italia settentrionale. Ha un territorio montuoso e collinoso; vi si incontrano e saldano, infatti, le Alpi e l'Appennino. La presenza diffusa di altipiani rende la costa elevata e aspra, e trae da questo carattere aspetti inconfondibilmente pittoreschi. Sulle colline liguri ha trovato le condizioni ambientali ideali per crescere, con caratteristiche organolettiche del tutto introvabili altrove, il Basilico Genovese DOP. Nelle sue foglie si nasconde l'inconfondibile aroma del mare e della salsedine. Il Basilico Genovese DOP è una pianta aromatica della specie Ocimum Basilicum L.

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Si distingue per le sue foglie di dimensione medio-piccola, di forma ovale e convessa e per il colore verde tenue che le caratterizza. Il profumo, rispetto ad altri tipi di basilico, è particolarmente delicato e assolutamente privo di quella fragranza di menta spesso riscontrabile in questa pianta aromatica quando viene coltivata in altre località. La pianta è caratterizzata da un'altezza che varia da media a molto alta. Il basilico è una delle colture più tipiche della Liguria, il simbolo di un'agricoltura, ormai secolare, sospesa sul mare e di una cucina dai sapori antichi. La sua coltivazione sta godendo negli ultimi anni di una popolarità senza precedenti, sia perché il consumatore, italiano e non solo, apprezza sempre più gli aromi che arricchiscono di sapori la cucina, sia perché rappresenta la qualità, la semplicità e la tipicità di una terra e della propria cultura.

Gastronomia

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Si consumano solo le foglie fresche o essiccate. è l'ingrediente fondamentale per la preparazione del pesto, sinonimo e simbolo di Genova e dell'intera Liguria, che si ottiene lavorandolo nel pestello, con aglio, olio extravergine di oliva, sale, noci, pinoli, e formaggio Pecorino o Grana. È anche adatto per confezionare uno svariato numero di piatti e focacce. Ottimo abbinato alle uova, nelle frittate, lega con il pesce, in particolare con le triglie e le aragoste, con verdure mediterranee tipo melanzane, zucchine, peperoni e soprattutto pomodori. Le foglie essiccate si possono usare nei sughi e negli stufati. Ideale è aggiungere il Basilico Genovese DOP all'ultimo momento, sminuzzandolo con le dita, come sulla pizza, perché mantenga il suo straordinario sapore.

Fasi di produzione

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La coltivazione del basilico genovese Dop può essere effettuata durante tutto l'arco dell'anno in ambiente protetto (serra) e in pieno campo. In serra è obbligatoria la ventilazione continua che garantisca il ricambio d'aria e si utilizzi terreno naturale. Le piantine di basilico vengono raccolte quando possiedono da due a quattro coppie di foglie, estirpandole dal terreno una per una. La raccolta è esclusivamente manuale e avviene su apposite assi di legno: le piante, complete di radici, vengono subito confezionate con carta per alimenti marchiata e apponendo materiale inerte a contatto con le radici per evitare una precoce disidratazione. Per la trasformazione artigianale e/o industriale la coltivazione si svolge sia in ambiente protetto che in pieno campo. Si impiegano porzioni di piante integre con massimo quattro coppie di foglie, sfalciate a mano o meccanicamente.

Trasparenza e controlli

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Il basilico genovese Dop occupa uno spazio di eccellenza sul mercato. Si distingue infatti dalle altre produzioni di basilico provenienti da zone meno vocate o prodotte in maniera non tradizionale. Quanto previsto dalla certificazione Dop garantisce la rintracciabilità e il controllo della denominazione. Il confezionamento tradizionale in mazzetti o bouquet permette di preservare le caratteristiche qualitative del prodotto, mentre l'etichettatura indica l'azienda e il luogo di produzione. Il basilico genovese Dop è un prodotto tradizionale garantito da un disciplinare di produzione controllato dalle Camere di Commercio e etichettato in modo trasparente al 100%.

Zona di produzione

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Il basilico è una specie che risente fortemente dell'ambiente di coltivazione: per questo motivo quello coltivato in Liguria è omogeneo nella qualità in funzione degli ambiente di coltivazione (serra e pieno campo), delle tecniche di coltivazione e della lavorazione. La certificazione DOP è stata attribuita in seguito alla dimostrazione dell'influenza dell'ambiente e delle tecniche tradizionali di produzione tramandate nel tempo per l'ottenimento un prodotto inimitabile, ingrediente base nella ricetta del pesto genovese. Le aziende produttrici sono ubicate sul versante a mare del territorio della Regione Liguria con delimitazione individuabile nello spartiacque.

Cenni storici

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Il basilico è stato introdotto in diverse aree del Mediterraneo e nella stessa Liguria dai Romani che a esso attribuivano proprietà curative. Il basilico divenne coltura tradizionale a Genova a partire dal XIX secolo, grazie all'introduzione delle serre in agricoltura all'interno di un territorio di grande vocazione agricola: l'area del ponente genovese. Le eccellenti caratteristiche del prodotto hanno orientato la coltivazione in maniera specializzata per l'uso culinario. La coltivazione si è presto diffusa in tutta la costa della regione grazie alla favorevoli condizioni climatiche e alla trasmissione delle tradizioni agricole: molto spesso si tratta degli stessi agricoltori del Genovesato trasferitisi per trovare nuovi terreni per incrementare le produzioni. Così, partendo dal Genovesato, la zona di produzione si è espansa a levante e a ponente, in quanto l'intero territorio ligure ha dimostrato un'alta vocazione per l'ottenimento di un prodotto tipico riconosciuto in tutto il mondo.



Consorzio Basilico Genovese DOP
Villa Doria Podestà
Via Pra 63
16157 – Genova
Tel. 010 5601152
www.basilicogenovese.it 
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